Cosa rende speciale lavorare in questo settore?
La soddisfazione più grande è vedere una barca che prende forma e consegnarla, ma è una soddisfazione che è condivisa da tutte le maestranze che hanno partecipato al progetto.
Il bello della nautica è che il valore lo apprezzi anche nei dettagli tecnici: è da lì che capisci qual è la qualità del lavoro.
Tra le cose più belle imprenditorialmente e personalmente parlando della mia attività vi è il mix produttivo e organizzativo di Isol Marine, un’azienda che pesa molto sulle braccia ed è flessibile nella testa. Si basa, infatti, molto sul lato produttivo, come risorse interne, ma trova nelle risorse di Management la vera “Sala di Controllo” che fa la differenza tra noi ed i nostri competitors. Se prima eravamo un gruppo di artigiani, adesso con 70 persone e 5 milioni di fatturato, siamo diventati un’azienda, che vuol dire avere una visione di insieme, saper organizzare e programmare, saper analizzare costi e ricavi, essere pragmatici nonché pesare e pensare ogni azione in maniera strategica per il nostro sviluppo.
Senza di questo, mi conceda l’uso della metafora, si resta fermi nel porto e noi abbiamo un team per navigare in mare aperto.