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Le Nuove Regole Europee in materia di Default

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L’European Banking Authority (EBA) ha introdotto nuove regole per la classificazione in default delle controparti inadempienti rispetto alle proprie obbligazioni.

Le nuove regole prevedono una definizione più stringente dell’ammontare dell’arretrato e rispondono all’obiettivo del regolatore di armonizzare la definizione di default tra gli istituti finanziari europei.

Cosa cambia con le nuove regole in materia di Default?

  • Per arretrato rilevante si intende un ammontare superiore a 500 euro[1] (relativo a uno o più rapporti[2]) che rappresenti più dell’1% del totale delle esposizioni dell’impresa verso la Banca;
  • Le condizioni per classificare il cliente a default sono valutate a livello di Gruppo Bancario;
  • Il Gruppo classifica il cliente a default se l’arretrato di pagamento si protrae per oltre 90 giorni consecutivi;
  • Non sarà più possibile impiegare margini ancora disponibili su proprie linee di credito non utilizzate per compensare gli inadempimenti in essere sui singoli rapporti ed evitare la classificazione in default;
  • Lo stato di default permarrà per almeno 90 giorni dal momento in cui il cliente regolarizza l’arretrato di pagamento verso la Banca e non si verifichino ulteriori eventi pregiudizievoli.

Nel caso di rapporti co-intestati, potrebbe verificarsi il coinvolgimento nel default di questi e dei rapporti dei singoli co-intestatari.

Infine, nel caso di richiesta di rimodulazioni dell’affidamento a causa di difficoltà finanziarie, la nuova normativa impone di classificare un cliente a default qualora tale rimodulazione determini una perdita per la Banca/Società superiore all’1% rispetto al valore attuale netto dei flussi di cassa.

[1] La soglia dei 500 euro è ridotta a 100 euro per le persone fisiche e per le PMI che presentano esposizioni verso la Banca per un ammontare complessivo non superiore a 1 milione di euro.

[2] Nel caso di anticipazioni pro-solvendo l’arretrato è rappresentato dall’eccedenza del conto anticipi rispetto alla quota di anticipazione concordata tra il factor e il cedente.

A partire da quando Banca Ifis ha adottato la nuova definizione di default?

Le nuove regole sono state applicate da Banca Ifis a partire dal 1° gennaio 2021.

Da tale data, la posizione debitoria di un’impresa cliente, qualora presenti arretrati nei pagamenti oltre le soglie previste dalla normativa, è segnalata alla Centrale dei Rischi di Banca d’Italia tra le attività deteriorate e questo può comportare effetti negativi sulla sua capacità di accedere al credito, come, ad esempio, la difficoltà di ottenere nuovi finanziamenti.

È fondamentale, quindi, rispettare con puntualità le scadenze di pagamento previste contrattualmente e non restare in arretrato nel rimborso dei propri debiti anche per importi di modesta entità.

Evitare il default – una mappa concettuale per orientarsi

* Le PMI, che hanno esposizioni verso la Banca per un ammontare complessivamente non superiore a 1 milione di euro, sono considerate in default quando la somma di tutti gli importi in arretrato dovuti alla Banca è superiore a 100 euro.

Hai dei dubbi o vuoi saperne di più?

Per un ulteriore approfondimento dell’argomento, per consultare le FAQ o avere maggiori informazioni, ti invitiamo a scaricare la “Guida semplice alle Nuove Regole Europee in materia di Default”.