Siamo impegnati per assicurare la trasparenza e la correttezza nella gestione del business, promuovendo una cultura aziendale improntata alla legalità, all’etica e all’integrità.
Nella gestione delle nostre attività, ci impegniamo a osservare i principi fondamentali di correttezza e di coerenza, con l’obiettivo di:
L’integrità aziendale e la lotta alla corruzione rappresentano per noi un tema fondamentale, il primo in assoluto nell’analisi di materalità. Il nostro impegno si concretizza in Ifis Integrity, primo pilastro delle strategie di sostenibilità.
Il Codice Etico rappresenta il “manifesto” della cultura aziendale di Banca Ifis e delle altre società del Gruppo, destinato sia alla informazione/formazione dei collaboratori sia alla diffusione di questa cultura presso tutti gli stakeholder.
Il Codice Etico, aggiornato per l’ultima volta ad ottobre 2022, enuncia i principi, valori, diritti, doveri e responsabilità delle società del Gruppo.
Stabilisce regole di condotta che guidano la quotidianità del lavoro e fissa standard di riferimento mirati a rinforzare i processi decisionali aziendali e a orientare i comportamenti di tutti i collaboratori.
In linea con i principi del Codice Etico, tutte le persone del Gruppo devono mantenere un comportamento eticamente corretto nei rapporti con colleghi, clienti, debitori, fornitori, concorrenti e istituzioni pubbliche. Ugualmente tutti gli stakeholder, anche i fornitori, si impegnano a rispettare i principi contenuti nel Codice di Comportamento e nel Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D.Lgs. n. 231/2001. Non sono accettabili comportamenti illegali o eticamente scorretti, anche con riferimento a disposizioni di legge, codici e regolamenti interni.
Il Codice Etico è parte integrante del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo previsto dal D.Lgs. 231/2001, ossia l’insieme di principi, regole, disposizioni e schemi organizzativi che costituiscono un sistema di controllo e monitoraggio delle attività sensibili, in modo da prevenire la commissione dei reati previsti dal menzionato D.Lgs. (il “Modello 231”). Siamo convinti che l’adozione del Modello 231 possa costituire un valido strumento di sensibilizzazione di dipendenti e collaboratori, favorendo comportamenti corretti e lineari nella conduzione delle attività.
Il Modello 231 è stato adottato per la prima volta nel 2004 ed è costantemente aggiornato per tenere conto delle evoluzioni normative. A ottobre 2020 il Modello 231 della Capogruppo è stato aggiornato per dare rilevanza all’intervento di riforma della Parte Speciale e procedere secondo le ordinarie direttrici che caratterizzano la strutturazione di un Modello 231, incentrate sulla rilevazione dei processi esistenti e della loro formalizzazione, la mappatura dei rischi inerenti e la predisposizione o migliore esplicitazione dei relativi presidi.
Il compito di vigilare sul funzionamento e sull’osservanza del Modello è affidato all’Organismo di Vigilanza (“OdV”) e agli organismi di vigilanza delle controllate ove presenti, dotati di autonomi poteri di iniziativa e controllo.
L’Organismo di Vigilanza ha anche il compito di vigilare sul rispetto del Codice Etico e la sua applicazione, di attivare gli eventuali provvedimenti sanzionatori e di promuovere la revisione periodica del Codice.
Il Consiglio di Amministrazione ha preso la decisione di non affidare i compiti dell’Organismo di Vigilanza al Collegio Sindacale: l’OdV è formato da un Sindaco, dai Responsabili delle funzioni Internal Audit e Compliance oltre a due consiglieri indipendenti, uno dei quali con l’incarico di Presidente. Gli OdV della Capogruppo e delle società controllate sono dotati di autonomi poteri di iniziativa e controllo.
Il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo e il Codice Etico definiscono anche le linee guida per prevenire il rischio di commissione dei reati di corruzione e concussione.
Il Codice Etico prevede che nella gestione dei rapporti con la Pubblica Amministrazione sia vietato promettere od offrire a pubblici ufficiali o a dipendenti pagamenti o beni per promuovere o favorire gli interessi del Gruppo in sede di stipulazione ed erogazione di contratti, aggiudicazione e gestione delle autorizzazioni, riscossione di crediti anche verso l’Erario, attività ispettive o di controllo o nell’ambito di procedure giudiziarie.
Tutti i dipendenti sono tenuti a conoscere e rispettare le regole in materia di contrasto alla corruzione.
Abbiamo definito un sistema interno per permettere la segnalazione di atti, fatti e omissioni che possono costituire una violazione delle leggi e delle procedure interne, garantendo la riservatezza dei dati personali del segnalante e del presunto responsabile della violazione. Il sistema mira a contribuire a garantire un ambiente di lavoro in cui il personale possa serenamente segnalare un comportamento che ritenga illegittimo, senza timore di ritorsioni o discriminazioni.
Clicca qui per approfondire la procedura.
Le segnalazioni possono riguardare, ad esempio, azioni od omissioni, commesse o tentate, che possano arrecare un danno patrimoniale al Gruppo, un danno alla salute o sicurezza del personale o dei clienti o un danno all’ambiente.
Le segnalazioni sono gestite dal Responsabile Internal Audit, che effettua le verifiche necessarie per accertare la veridicità di quanto segnalato, nel pieno rispetto dei principi di imparzialità, riservatezza, dignità del dipendente e protezione dei dati personali.
Nel 2021 sono state registrate 2 segnalazioni tramite il sistema di Whistleblowing.