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Finanziario

Banca Ifis: l’utile netto del primo trimestre 2024 cresce a 47 milioni di euro. Ricavi in aumento del 5% rispetto al 2023

  • L’andamento favorevole dei ricavi, in crescita del 5,4% rispetto al primo trimestre 2023, è sostenuto dal positivo andamento del business commerciale e della finanza proprietaria.
  • I flussi di cassa sui portafogli Npl sono stati pari a 112 milioni di euro, grazie all’aumento del recupero stragiudiziale che conferma il know how della Banca in questa attività.
  • Solida posizione di liquidità pari a circa 2,5 miliardi di euro di riserve e attivi liberi finanziabili in BCE (LCR superiore a 2.600%). Rimborsati in anticipo 1,25 miliardi di euro di TLTRO, mentre i restanti 0,79 miliardi di euro saranno rimborsati entro settembre.
  • CET1 ratio in aumento al 14,98%, escludendo l’utile del primo trimestre, ampiamente sopra i requisiti patrimoniali richiesti.
  • Il dividendo di 47 milioni di euro (0,90 euro per azione), deliberato dall’Assemblea degli azionisti il 18 aprile 2024, verrà distribuito il 22 maggio 2024. Tale importo si aggiunge all’acconto di 63 milioni di euro (1,2 euro per azione) distribuito a novembre 2023.
  • MSCI ha assegnato alla Banca il rating ESG AA (da A). Tale risultato riflette le numerose iniziative di sostenibilità, indirizzate dalla Presidenza e realizzate in questi anni, volte a generare un impatto positivo per le comunità in cui la Banca opera e per il Paese.

 

Risultati del primo trimestre 2024

Dati riclassificati – 1° gennaio 2024 / 31 marzo 2024

  • L’utile netto di pertinenza del Gruppo è pari a 47,2 milioni di euro, in crescita del 2,7% rispetto ai 45,9 milioni di euro del primo trimestre 2023. Sui risultati del primo trimestre hanno influito positivamente i risultati commerciali, i risultati dell’attività della finanza proprietaria e lo scenario di rischio contenuto.
  • Il margine di intermediazione, in crescita del 5,4% a 185,2 milioni di euro rispetto ai 175,8 milioni di euro del primo trimestre 2023, beneficia della crescita del Settore Commercial & Corporate Banking (+1,6% pari a circa 1 milione di euro rispetto al primo trimestre 2023), del positivo contributo del settore NPL per 4,8 milioni di euro, nonché dall’incremento dei risultati derivanti dall’attività su strumenti finanziari per 3,2 milioni di euro.
  • I costi operativi, pari a 102,1 milioni di euro (+12,1% rispetto ai 91,1 milioni di euro del primo trimestre 2023), aumentano per le maggiori spese del personale (43,4 milioni di euro rispetto a 39,7 milioni di euro del primo trimestre 2023), principalmente per la crescita del numero di dipendenti, anche in seguito all’ingresso della società Revalea non presente nel primo trimestre 2023, e del rinnovato CCNL, e per le maggiori altre spese amministrative (61,9 milioni di euro rispetto a 53,8 milioni di euro dello stesso periodo del 2023).
  • Il costo del credito è pari a 8,6 milioni di euro, in riduzione del 13,9% rispetto al primo trimestre 2023, confermando la positiva dinamica della qualità dell’attivo del 2023.
  • La posizione di liquidità al 31 marzo 2024 è pari a circa 2,5 miliardi di euro di riserve e attivi liberi finanziabili in BCE (LCR superiore a 2.600%).

Requisiti di capitale

  • Il CET1 è pari a 14,98% (14,87% al 31 dicembre 2023) e il TCR è pari a 17,43% (17,44% al 31 dicembre 2023), calcolati escludendo l’utile generato nel primo trimestre 2024.

Roma, 9 maggio 2024 – Il Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis, riunitosi oggi sotto la Presidenza di Ernesto Fürstenberg Fassio, ha approvato i risultati del primo trimestre 2024.

“I risultati del primo trimestre 2024 confermano la capacità della Banca di ottenere performance positive anche in un contesto macroeconomico incerto come quello che stiamo attraversando. La crescita dell’utile è stata guidata principalmente dall’andamento favorevole dei ricavi e dal basso costo del credito. Nel primo trimestre 2024 l’attività commerciale nel factoring e nel leasing, grazie ad un tenace lavoro della nostra rete, ha ottenuto tassi di crescita superiori ai mercati di riferimento e ha compensato l’aumento del costo della raccolta. Abbiamo completato con largo anticipo, tramite un’emissione obbligazionaria e l’aumento dei depositi alla clientela, il funding per il rimborso del TLTRO e del prestito obbligazionario in scadenza a giugno 2024. Abbiamo, inoltre, continuato a rafforzare le coperture del costo del credito deteriorato in linea con la prudente politica di credito che da sempre caratterizza la Banca. Sulla base di questo inizio d’anno positivo, guardiamo con fiducia ai mesi successivi di questo ultimo anno di Piano Industriale, continuando a rimanere al fianco delle piccole e medie imprese italiane che supportiamo con i nostri prodotti e con la competenza distintiva delle nostre persone”, dichiara Frederik Geertman, Amministratore Delegato di Banca Ifis.

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I ricavi del Settore Commercial & Corporate Banking, in crescita dell’1,6% rispetto al primo trimestre 2023 riflettono il dinamismo della rete commerciale del Gruppo che ha consentito la crescita delle attività nonostante la minore domanda di credito dovuta ai più alti tassi di interesse e ha permesso al Gruppo di compensare l’aumento del costo del finanziamento.

Nel Settore Npl i recuperi di cassa sui portafogli acquistati sono stati pari a 98 milioni di euro, in crescita dell’1% rispetto al primo trimestre 2023. A questi, si aggiungono 14 milioni di euro derivanti da attività sui portafogli originati da Revalea S.p.A., per un totale di 112 milioni di euro. L’attività di recupero giudiziale e stragiudiziale non evidenzia, a oggi, impatti negativi significativi derivanti dal rialzo dell’inflazione e dei tassi di interesse. Il contributo di Revalea, la cui acquisizione è stata perfezionata lo scorso 31 ottobre, a seguito dell’ottenimento delle necessarie autorizzazioni normativo regolamentari, è stato in linea con le attese.

Il costo medio della raccolta del primo trimestre 2024, pari al 3,86%, è in aumento rispetto al 2,38% del primo trimestre 2023 e al 3,67% del quarto trimestre 2023. La posizione di liquidità al 31 marzo 2024 si è attestata a circa 2,5 miliardi di euro, nonostante il rimborso di 500 milioni di euro di TLTRO a dicembre 2023 e di ulteriori 750 milioni di euro a marzo 2024.

A fine marzo, in anticipo rispetto alla scadenza di settembre 2024, la Banca ha rimborsato 1.250 milioni di euro di TLTRO e ha già completato con largo anticipo tutte le azioni per rimborsare i rimanenti 787 milioni di euro. A febbraio la Banca ha emesso un’obbligazione senior per 400 milioni di euro e aumentato la raccolta retail di circa 350 milioni di euro con una strategia multicanale e campagne di marketing mirate.

I rapporti di qualità dell’attivo, il Gross Npe Ratio e il Net Npe Ratio, si attestano rispettivamente al 5,7% e al 3,3%. I valori si attesterebbero rispettivamente al 4,7% e al 2,2%, escludendo le riclassificazioni derivanti dall’applicazione della normativa sulla Nuova Definizione di Default ai crediti verso il Sistema Sanitario Nazionale (SSN), caratterizzati da un limitato rischio di credito e da lunghe tempistiche di pagamento. La copertura dei crediti deteriorati è stata continuamente e ulteriormente rafforzata dal 35% del 2022 al 43% del 2023 al 45% del primo trimestre 2024. In particolare, la copertura delle sofferenze è stata incrementata dal 69% del 2022 al 78% del 2023 al 79% del primo trimestre 2024 e quella delle inadempienze probabili dal 39% del 2022 al 44% del 2023 al 46% del primo trimestre 2024.

I coefficienti patrimoniali confermano la forte solidità del Gruppo. Entrambi i principali indicatori si mantengono ampiamente superiori ai livelli minimi richiesti, con il CET1 Ratio consolidato pari a 14,98% (14,87% al 31 dicembre 2023) e il Total Capital Ratio consolidato pari al 17,43% (17,44% al 31 dicembre 2023), calcolati escludendo l’utile del primo trimestre 2024.

In data 18 aprile 2024, l’Assemblea degli azionisti ha deliberato la distribuzione di un dividendo a saldo relativo all’anno 2023 per un totale di 47 milioni di euro, pari a 0,9 euro per azione in circolazione, al lordo di eventuali ritenute di legge, che verrà messo in pagamento con data stacco cedola (ex date) il 20 maggio 2024, data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso (record date) il 21 maggio 2024 e data di pagamento il 22 maggio 2024. In occasione della presentazione dei risultati relativi ai 9 mesi del 2023, la Banca aveva deliberato la distribuzione di un acconto sul dividendo 2023 pari a 63 milioni di euro, ovvero di 1,2 euro per azione in circolazione, al lordo di eventuali ritenute di legge. Per l’intero 2023, la Banca ha in previsione di distribuire 110 milioni di euro di dividendi, pari a 2,1 euro per azione in circolazione, coerentemente con la nuova dividend policy approvata lo scorso anno.

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L’impegno di Banca Ifis nella realizzazione dell’agenda sociale e nella sostenibilità ambientale e di governance

Nel trimestre, la Banca ha proseguito il proprio percorso di integrazione delle iniziative di sostenibilità all’interno del proprio modello di business, cui ha legato un piano di investimenti di 7 milioni di euro – in crescita rispetto ai 6 milioni di euro inizialmente previsti dal Piano Industriale D.O.E.S. – da eseguire nel triennio 2022-2024. Le numerose progettualità realizzate nel periodo sono state valutate positivamente anche da MSCI che, ad aprile, ha innalzato il rating ESG della Banca portandolo da A ad AA.

Tra le varie iniziative sociali realizzate nel primo trimestre, Banca Ifis ha lanciato Ifis art, il progetto voluto e ideato dal Presidente, Ernesto Fürstenberg Fassio, che raccoglie tutte le iniziative per la valorizzazione dell’arte, della cultura, della creatività contemporanea e dei loro valori: dalla corporate collection al Parco Internazionale di Scultura, dal progetto di recupero dell’opera di Banksy e restauro del Palazzo San Pantalon che la ospita, da Economia della Bellezza al sostegno di manifestazioni artistiche e culturali, da programmi di education a prodotti editoriali. Un progetto articolato e inedito che mette al centro il digitale, per rendere accessibile l’arte anche attraverso modalità innovative e alternative, lo sviluppo di partnership pubblico-private, per sostenere territori e comunità, e il supporto ai giovani per favorire sviluppo e inclusione sociale attraverso l’arte.

Banca Ifis, inoltre, ha aderito alla Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio (FEduF), la fondazione creata dall’ABI per promuovere una cittadinanza economica consapevole e attiva attraverso la diffusione della conoscenza finanziaria ed economica. Nell’ambito della propria collaborazione con FEduF, Banca Ifis si farà promotrice di specifici percorsi di educazione finanziaria rivolti ai giovani.