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22/12/2021
11:26

Supply Chain Finance: una risorsa nell’instabilità internazionale

Partecipare e competere nei mercati internazionali è ormai fondamentale per tutte le PMI. I riflessi dell’economia mondiale sui modelli di business e sulle scelte strategiche delle aziende sono in costante cambiamento e la pandemia ha accentuato, in taluni casi anche invertito, i trend che hanno caratterizzato il consolidamento delle filiere negli ultimi anni.



Per far fronte al fabbisogno che questa dinamicità globale genera, le soluzioni di Supply Chain Finance sono chiamate a supportare concretamente il business delle PMI, garantendo flessibilità operativa nei confronti dei tanti mutamenti che la filiera subisce, ormai con frequenza elevata.

Lo scenario internazionale e la risposta degli strumenti di Supply Chain Finance

La pandemia non ha messo in discussione i volumi ed il posizionamento delle PMI italiane nelle esportazioni, come confermato dall’edizione di ottobre del Market Watch di Banca Ifis, in collaborazione con IlSole24Ore: il 57% delle imprese continua ad esportare, i volumi del 2021 hanno visto una netta ripresa rispetto al 2020 e anche il dato sul ricorso all’import si mantiene stabile.



Tuttavia, il susseguirsi di blocchi importanti dei trasporti internazionali (leggasi incidente Ever Given nel 2020 e blocco dei porti in Cina nel 2021), uniti alle difficoltà di reperimento e alla crescita a doppia dei prezzi delle materie prime e dell’energia, stanno cambiando la geografia dei canali di approvvigionamento: dopo anni di delocalizzazione, oggi si parla sempre più spesso di reshoring, quindi del ritorno in patria delle aziende o dell’aumento della ricerca di fornitori italiani per dare stabilità alle produzioni. Il tutto con impatti importanti sulla sostenibilità dei costi e l’aumento di prezzi applicati alla clientela finale.



Incertezza, volatilità, rilocalizzazione: il mix di queste dinamiche non può che comportare un cambiamento del fabbisogno finanziario delle PMI, non solo in termini di importi, ma anche di tipologia di strumenti atti a garantire all’impresa una maggiore stabilità e sostenibilità del business. Per dare seguito alla ricerca di nuovi canali di approvvigionamento e consolidare, se non crescere, nel posizionamento sul proprio mercato di riferimento, gli strumenti di Supply Chain Finance sono una leva strategica importante per l’azienda nel condurre le proprie scelte nei mercati internazionali.



Diventa quindi cruciale farsi affiancare dal partner finanziario corretto, che garantisca prontezza nella risposta, supporto continuo e flessibile a fronte della volatilità dei prezzi, servizi completi di credito e garanzia robusti e sufficienti rispetto all’esigenza del cliente. Tutto questo con la possibilità per l’impresa di accedervi tramite strumenti digitali snelli e customer oriented, requisito di base per un Istituto creditizio che voglia ottimizzare e semplificare i flussi, portando un vantaggio concreto come partener di business.



Banca Ifis da sempre lavora in questa direzione, in primis affiancando quotidianamente le imprese di filiera per supportarle nelle loro esigenze di liquidità e negli ultimi anni dedicando proprio a questo mondo forti investimenti di digitalizzazione sfociati in numerosi progetti, tra cui la piattaforma Ifis4business, un alleato fondamentale per migliorare l’operatività quotidiana di tutti i cedenti e i debitori factoring.




di

Luca Bigatti

Responsabile Supply Chain Finance

Laureato in Amministrazione Finanza e Controllo all’Università Bocconi, ho avviato la mia carriera nell’ambito della consulenza per il settore Financial Services in KPMG. Dal 2014 in Banca Ifis mi sono occupato di Pianificazione Strategica e Progetti di Business, fino ad occupare il ruolo di Responsabile Supply Chain Finance per i mercati Domestic ed International.

 

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