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25/05/2023
18:11

Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese: come funziona e a chi si rivolge

Il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese è uno strumento istituito dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), finanziato anche con risorse dell’Unione Europea, per facilitare l’accesso al credito delle PMI. Lo Stato Italiano agevola le imprese attraverso la concessione di una garanzia pubblica, che può essere utilizzata in sostituzione delle altre garanzie che di norma vengono richieste alle PMI per accedere ai finanziamenti concessi da Banche o Società di leasing.

Il funzionamento del Fondo è regolato dalle Disposizioni Operative. Quelle attualmente vigenti sono state emesse il 14 ottobre 2022.

Tale normativa ordinaria è però attualmente oggetto di profonde deroghe, legate al Quadro Temporaneo introdotto dalla Commissione Europea a seguito della crisi russo – ucraina, così come previsto dalla legge di Bilancio 2023, che ha prorogato l’applicazione della disciplina transitoria introdotta dalla legge di Bilancio 2022 e delle ulteriori misure poste in essere per contrastare gli effetti negativi derivanti dalla sopracitata crisi.

Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese: come funziona

Il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese ha una lunga storia: è stato istituito dal Ministero per lo Sviluppo Economico nel 1996 con la Legge n° 662, con la missione di rimuovere, o perlomeno ridurre, quegli ostacoli che rendono il mercato del credito meno accessibile alle PMI, che sono peraltro storicamente caratterizzate anche da una ridotta patrimonializzazione (in particolare quelle di minori dimensioni).

Nel 2019 il MIMIT ha riformato radicalmente il Fondo introducendo un criterio di copertura proporzionale al livello di rischio dell’impresa: maggiore è la rischiosità e maggiore sarà la copertura del Fondo. L’obiettivo era di migliorare l’allocazione delle risorse pubbliche, indirizzando gli aiuti verso le imprese che più necessitavano di un supporto dallo Stato. Per far ciò è stato implementato un sistema di rating su 5 fasce.

Attualmente, a seguito delle deroghe legate al Quadro Temporaneo valide fino al 31 dicembre 2023, la percentuale di copertura dei finanziamenti finalizzati alla liquidità è pari:

  • al 60% per le fasce 1 e 2
  • al 80% per le fasce 3, 4 e 5

mentre per i finanziamenti finalizzati alla copertura di investimenti, la garanzia è sempre pari al 80% del finanziamento.

Durante la contrattazione tra le parti vengono definiti i tassi di interesse, le condizioni di rimborso e il valore delle rate. Sulla somma richiesta e garantita dal Fondo non è possibile per la banca acquisire ulteriori garanzie reali, bancarie o assicurative.

Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese: a chi si rivolge?

Possono accede al Fondo di garanzia le imprese di micro, piccole o medie dimensioni (PMI), iscritte regolarmente al Registro delle Imprese, ed i professionisti titolari di partita IVA.

Le PMI sono le imprese che operano sul territorio italiano che hanno:

  • meno di 250 occupati
  • un fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro, oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 43 milioni di euro

Le imprese possono richiedere l’intervento del Fondo a prescindere dal settore o dall’attività economica svolta. Vi sono alcune eccezioni come i servizi finanziari e assicurativi, le amministrazioni pubbliche e della difesa, le attività di famiglie e convivenze, le organizzazioni ed organismi extraterritoriali, per i quali non è possibile presentare la richiesta.

Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese: come richiederlo

Quando una PMI o un professionista si rivolgono alla banca per richiedere un finanziamento, devono specificare la volontà di accedere al Fondo di garanzia attraverso l’invio di uno specifico modulo (Allegato 4). Sarà poi l’istituto bancario che presenterà materialmente la domanda al Fondo e gestirà la pratica.

Infatti solo gli istituti bancari e i confidi abilitati possono presentare la domanda al Fondo di garanzia, mentre imprese e professionisti non possono inoltrare la domanda direttamente al Fondo.

La banca o il confidi, che ricevono la domanda dalla PMI o dal professionista, avviano dunque l’istruttoria per la concessione e inviano al Fondo di garanzia la documentazione prevista dalle normative vigenti.

Se sussistono le condizioni per ottenere la garanzia, il Fondo invia la comunicazione (lettera di esito) che conferma la possibilità di accedere all’agevolazione.

Le tempistiche per ottenere il Fondo di garanzia per le PMI sono fluide e veloci: il Consiglio per la gestione del Fondo si riunisce infatti due volte a settimana e verifica i requisiti delle domande inviate dalle banche. Le imprese ricevono via pec, direttamente dal Fondo stesso, la conferma o meno dell’accesso alla garanzia.

Sul sito ufficiale fondidigaranzia.it si trovano le informazioni sugli aggiornamenti, la modulistica, le disposizioni operative ed i chiarimenti operativi.

 

Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese: quali interventi garantisce?

Il Fondo di garanzia per le PMI è un’agevolazione di ampio respiro, che le imprese possono richiedere per numerosi interventi di breve, medio e lungo termine con l’obiettivo di migliorare l’attività dell’impresa stessa.

Le Disposizioni operative del Fondo e la relativa disciplina transitoria stabiliscono il valore delle coperture previste per le diverse tipologie di intervento.

Sul sito del Fondo di garanzia è specificato quanto segue:

Garanzie diretta dell’80% e riassicurazione all’80% su garanzia dei confidi non superiore all’80% del finanziamento:

  • per le operazioni finanziarie a fronte di investimento,
  • per le operazioni di liquidità in favore di imprese rientranti nelle fasce 3, 4 e 5 del modello di valutazione del Fondo,
  • per tutte le tipologie di impresa beneficiaria e di operazione finanziaria per le quali non si applica il modello di valutazione del Fondo (start up, start-up innovative e incubatori certificati, microcredito, importo ridotto).

Garanzia diretta e riassicurazione al 60% per operazioni di liquidità in favore di imprese rientrante nelle fasce 1 e 2 del modello di valutazione del Fondo.

Chi paga il Fondo di garanzia?

Il MIMIT è l’Ente che gestisce in modo diretto il Fondo di garanzia per le PMI e che si occupa, ogni anno, di stanziare nuovi fondi per finanziare il progetto.

Secondo gli ultimi dati del Fondo, dal 1° gennaio al 5 maggio 2023, sono state accolte 78.825 domande inviate dalle PMI e garantiti 11.079.124.882 di euro. I numeri sono in costante crescita e vengono aggiornati con regolarità sul sito ufficiale del Fondo.

L’emergenza Covid-19 ha messo in ginocchio molteplici imprese e il Fondo di garanzia per le PMI è stata una risorsa fondamentale per diverse realtà che hanno potuto ottenere la garanzia e richiedere i finanziamenti per portare avanti la loro attività: il numero di domande accolte pre covid nel 2019 pari a 126 mila, è esploso nel 2020 passando a 1,6 milioni!

Tale intervento, unito a tutti gli altri messi in campo, hanno consentito allo Stato Italiano di affrontare e superare le ultime crisi mondiali senza entrare in una temuta recessione, che invece aveva caratterizzato le precedenti crisi internazionali.

Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per le condizioni contrattuali dei Mutui Garantiti dal Fondo di Garanzia, consulta i fogli informativi disponibili sulla sezione Trasparenza del sito www.bancaifis.it.

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