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16/11/2020
15:55

Conto deposito e piano d’accumulo: quali sono le principali differenze

Le opzioni più accreditate fra gli investitori, siano essi privati o professionisti, sono il conto deposito e il piano di accumulo capitali, meglio noto come PAC. Ma in cosa consistono tali investimenti e soprattutto, quali sono le differenze?

Il conto deposito: cos’è?

Quando si parla di conto deposito ci si riferisce a uno strumento di investimento finanziario. Nello specifico il conto deposito è un conto corrente remunerato, in grado di garantire un rendimento fisso. Se inizialmente i conti deposito erano adoperati dai privati che volevano usufruire di rendimenti superiori rispetto a quelli ottenibili mediante un comune conto corrente, nel tempo hanno cominciato ad essere adoperati anche da imprenditori e player della grande industria.
All’atto pratico, quindi, si tratta di uno strumento pensato per assicurare rendimenti annuali certi, per ottenere i quali si vincola il ritiro delle somme depositate per un periodo di tempo definito. Il rendimento è ottenuto a scadenza del vincolo stesso. Caratteristica tipica del conto deposito, quindi, è quella di preservare i capitali dalle oscillazioni del mercato.

Piano di accumulo capitali: cos’è?

Il piano di accumulo capitali, in acronimo PAC, può essere definito come un salvadanaio conservato in banca, mediante il quale è possibile ottenere un rendimento sui propri risparmi grazie al versamento mensile di somme di denaro prestabilite. Solitamente i versamenti sono compresi fra i 50 e i 200 euro.
La flessibilità e la semplicità del piano di accumulo, consente a tutti i generi di risparmiatori di accedervi, anche se è scelto soprattutto da chi non intende rischiare di perdere il suo investimento, ottenendo in cambio un rendimento inferiore.
Tale strumento è inoltre perfetto per tutti coloro i quali preferiscono dilazionare nel tempo l’investimento. Come detto, il rendimento è ridotto rispetto ad altre opzioni di risparmio: i tradizionali istituti di credito offrono un rendimento compreso fra l’1,3 e il 3% per un risparmio rateizzato in 3 anni.

Le differenze fra un conto deposito e un piano di accumulo

Analizzando i pro e contro fra conti deposito e piani di accumulo ci si rende presto conto che a livello di rischio del capitale nei conti deposito il capitale resta garantito, perché non è assoggettato alle oscillazioni del mercato, mentre nei piani d’accumulo no.
Dal punto di vista dei rendimenti, invece, se nei conti deposito i rendimenti sono garantiti, di solito quelli maggiori sono riservati a chi ha vincolato i propri risparmi per più tempo; nei piani di accumulo invece i rendimenti sono massimizzati.
A livello di flessibilità i PAC risultano gli strumenti che assicurano maggiore libertà d’azione, mentre i conti deposito vincolano i risparmi per un periodo di tempo prestabilito, che può raggiungere i 60 mesi.
Il capitale da investire se è minimo nei Pac, deve essere più considerevole nei conti deposito: il primo è a medio lungo termine, il secondo invece si esaurisce in un tempo definito per contratto.
La differenza primaria resta comunque quella che i conti deposito sono volti alla protezione del capitale, i PAC all’investimento.

Guardando i dati i conti deposito sembrano più interessanti per i risparmiatori dei piani di accumulo: in realtà, prima di investire è indispensabile valutare come si intende fare del proprio denaro.

 

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