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18/03/2021
10:40

Reverse Factoring: cos’è e come funziona?

Business

In un mercato sempre più complesso il Reverse Factoring si rivela un’opportunità per rafforzare i rapporti tra mondo finanziario e mondo produttivo. Questa soluzione finanziaria si inserisce in un contesto in cui è sempre più urgente ottimizzare il capitale circolante, non sempre distribuito in modo equilibrato tra i diversi attori della filiera.

Il Reverse Factoring è, infatti, uno strumento flessibile e vantaggioso non solo per chi lo sceglie, ma anche per i propri fornitori. Scopriamo come.

 

Cos’è il Reverse Factoring?

 

Il Reverse Factoring è una soluzione finanziaria che, come dice il nome stesso, rovescia la logica applicata nel factoring tradizionale. L’attore principale di questo contratto non è la piccola media impresa che solitamente cede i propri crediti alla Banca, ma il debitore. Sono, infatti, le aziende di medie e grandi dimensioni che tramite il Reverse Factoring possono richiedere alla Banca (il factor) un’assistenza completa nella gestione dei propri debiti di fornitura, concordando anche in alcuni casi una dilazione dei pagamenti.

 

La differenza tra Reverse Factoring e Factoring tradizionale

 

Per comprendere meglio il funzionamento del Reverse Factoring facciamo un esempio pratico:

L’azienda Bianchi è una piccola e media impresa che produce pasta ed è uno dei fornitori dell’azienda Rossi.

Nella logica del factoring tradizionale l’azienda Bianchi (il cedente) si rivolge alla Banca (il factor) e le cede i crediti commerciali che vanta nei confronti dell’azienda Rossi (il debitore) ricevendo in cambio liquidità.
Nel Reverse Factoring, invece, è l’azienda Rossi a recarsi dalla Banca affinché gestisca il proprio portafoglio fornitori, questo, come vedremo, non porterà benefici solo all’azienda Rossi, ma anche all’azienda Bianchi e alle altre imprese della filiera.

 

Il Reverse Factoring come beneficio per l’intera filiera

 

Sostenere le filiere produttive e tutti gli attori coinvolti è fondamentale per il mantenimento e la crescita di un’economia sana e Reverse Factoring può rivelarsi uno strumento molto importante nell’ambito della Supply Chain Finance.
La media-grande impresa, con elevato standing creditizio (l’azienda Rossi nel nostro esempio), può, infatti, collaborare con il factor (la Banca) condividendo informazioni relative ai propri fornitori, ciò contribuirà ad aumentare il loro merito creditizio. In questo modo, grazie alla relazione instaurata dall’azienda “capo-filiera” tramite il Reverse Factoring, i fornitori saranno ritenuti meno rischiosi e potranno ricevere più facilmente la liquidità necessaria ad investire nel loro sviluppo.

La scelta di affidarsi a soluzioni di Reverse Factoring, dunque, si rivela un vantaggio non solo per l’impresa che stipula il contratto e che ottimizzerà la gestione dei propri debiti di fornitura, ma anche per i fornitori che entreranno in un circolo virtuoso che faciliterà l’erogazione di credito da parte della Banca coinvolta nell’accordo.

 

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