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14/02/2017
10:56

IL PIANO NAZIONALE INDUSTRIA 4.0 DELINEA GLI INCENTIVI PER PROFESSIONISTI E IMPRESE

Business

Il Ministero per lo Sviluppo Economico ha pubblicato, tramite una guida di riferimento, gli strumenti attuativi per delineare ciò che l’industria 4.0 dovrà aspettarsi dal 2017 in termini di investimento e innovazione.
Il primo campo toccato dalla guida riguarda il credito d’imposta, il cui ammontare subirà delle variazioni a vantaggio delle imprese: la percentuale relativa a tale indicatore, subirà un aumento dal 25% al 50% per la ricerca. Allo stesso tempo, da un massimo di 5 milioni dell’anno precedente, sarà possibile ottenere un’importo limite per un ammontare complessivo di 20 milioni sugli investimenti. Nel caso in cui il contribuente effettui un investimento di 3 milioni, ad esempio, si vedrà remunerato dal credito d’imposta per un ammontare pari a 1,5 milioni totali. Sempre la ricerca, verrà inoltre effettuata per mezzo di start-up (e non più dalle singole unità) tramite le quali le imprese riceveranno un incentivo pari al 30% dell’investimento, a fronte del 19% dell’anno precedente.
Altro campo interessato da modifiche riguarda il fondo di garanzia. Quest’ultimo, infatti, vedrà come soggetto attivo le imprese con difficoltà di accesso al credito bancario per la mancanza di garanzie a proprio favore.
Tramite esso, il richiedente potrà presentare presso un ente bancario o, più in generale, un intermediario finanziario una richiesta di finanziamento con l’opzione della garanzia pubblica come assistenza. Dall’altro lato, se l’ente bancario o il soggetto finanziatore riscontrerà inadempienze da parte dell’impresa a cui è stato concesso, avrà diritto di rivalsa rivolgendosi al fondo di garanzia per l’ottenimento della somma.
Lo stesso sito del Ministero per lo Sviluppo Economico, tramite la pubblicazione della guida all’industria 4.0, introduce le novità portate dalla cosiddetta “quarta rivoluzione industriale” ponendo enfasi verso ciò che sarà il futuro dei settori industriali nazionali coinvolti. I soggetti operanti in tale campo, saranno testimoni di una rivoluzione riguardante i processi tramite le tecnologie di digitalizzazione e computazionali, sfruttando le medesime tecnologie ICT affiancate al desiderio di valorizzare il lavoro umano nelle fabbriche.
L’intervento tramite azioni orizzontali, la garanzia di operare in situazione di neutralità tecnologica e l’azione diretta su fattori abilitanti garantiranno, in un piano triennale 2017-2020, un supporto ai settori interessati con il sostegno, tramite infrastrutture, investimenti, competenze e un sistema di governance mettendo a conoscenza dei soggetti le potenzialità delle nuove tecnologie.
“Tale cambiamento porterà innovazione e coinvolgerà l’imprese nel processo di evoluzione dell’industria 4.0”, afferma Carlo Calenda, Ministro dello Sviluppo Economico. “Sarà inoltre un’opportunità per i soggetti economici coinvolti per la valorizzazione della produttività dei lavoratori e lo sviluppo di nuovi prodotti”, conclude il ministro.

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