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16/09/2015
08:44

Marche: la manifattura cresce nel secondo trimestre 2015

Business

La manifattura è uno dei macro settori economici in cui l’Italia ha sempre primeggiato, grazie anche alla presenza di moltissimi distretti produttivi che caratterizzano fortemente l’economia nazionale ma anche quella delle singole regioni. E dopo lunghi periodi di dati negativi, dovuti soprattutto alla crisi che ha investito l’economia a livello globale, i distretti tornano a sperare grazie a timidi segnali di ripresa.

È il caso, ad esempio, delle Marche, il cui sistema manifatturiero nel secondo trimestre del 2015 ha fatto registrare risultati incoraggianti. Secondo l’indagine trimestrale “Giuria della Congiuntura”, realizzata dal Centro Studi Unioncamere, infatti, nel periodo aprile – giugno 2015 la produzione e il fatturato delle PMI che operano nella manifattura locale sono cresciuti, mentre rimane indietro l’occupazione.

Lo studio rivela che la produzione delle imprese marchigiane è aumentata del 3,9% rispetto al secondo trimestre 2014, mentre il fatturato, ha fatto registrare un incremento del 5,3%. Positivi anche gli ordinativi, che rispetto all’anno scorso sono cresciuti del 4,7%. A fare da traino alla ripresa della manifattura locale, secondo l’indagine, è il mercato estero, con una crescita del fatturato verso gli altri Paesi dell’8,9% e degli ordinativi esteri del 6,2%.

Sul mercato interno, invece, i dati rispetto al secondo trimestre 2014 fanno registrare una crescita del fatturato del 3,2% e degli ordinativi del 3,8%.

Secondo la “Giuria della Congiuntura”, la ripresa non è uniforme in tutti i settori produttivi: a far registrare i dati migliori, infatti, sono la meccanica (che ha visto la produzione aumentare del 12,8%, gli ordinativi del 13,5% e il fatturato del 14,3%), le industrie chimiche, petrolifere e plastiche (produzione +5,5% e fatturato +6,6%), il legno mobile (produzione +4,0% e fatturato +5,2%) e le industrie dei metalli (produzione +3,5% e fatturato 6,7%). Positivi anche i risultati dell’elettronica (+2,9 la produzione e +7,5 il fatturato) e del calzaturiero (produzione +2,7% e fatturato +1,4%).

Continuano invece a perdere colpi il tessile abbigliamento, con un calo produttivo dell’1,5% e con la perdita del 4,6% del fatturato rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, e il settore alimentare, con un calo della produzione del -0,9% e del fatturato del -1,3.

Tra le imprese marchigiane, comunque, al momento si respira aria positiva ma non esaltante, visto che ai facili proclami si preferisce far prevalere la cautela. La speranza, ovviamente, è che i dati possano continuare a crescere anche nel terzo trimestre e che le PMI locali possano iniziare a vedere un po’ di luce in fondo al tunnel.

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