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27/10/2020
13:55

Factoring pro soluto e pro solvendo: caratteristiche e vantaggi

Business

Il factoring è il contratto con il quale una parte, detta factor, acquista, per un certo periodo di tempo e a titolo oneroso, i crediti non ancora esigibili che un imprenditore (in genere imprese venditrici di beni) vanta nei confronti della propria clientela.

Attraverso lo strumento del factoring l’impresa ottiene liquidità per la propria attività.

Si tratta dunque di una soluzione che coinvolge tre attori:

  • L’impresa cedente che si rivolge alla Banca cedendole i propri crediti commerciali;
  • Il factor (la Banca) che acquista i crediti commerciali dall’azienda cedente offrendole in cambio la liquidità necessaria a sviluppare il suo business;
  • Il debitore ceduto che ripagherà le somme cedute dal proprio fornitore al factor.

Chi fa impresa, infatti, lo sa bene: ottenere il pagamento delle fatture emesse, talvolta, può costituire un vero e proprio problema che rischia di protrarsi a lungo creando situazioni di scarsa liquidità e tensione finanziaria. Proprio per far fronte a questo, il factoring può essere la scelta giusta per le PMI.

Si tratta, infatti, di uno strumento finanziario che permette la cessione delle fatture di un’azienda creditrice ad una banca o a una società di factoring, definite factor, che si occuperà poi della riscossione nei confronti dell’impresa debitrice.

Sono due le tipologie di factoring a cui un’impresa può decidere di fare ricorso per ottenere liquidità immediata, cioè il factoring pro solvendo e il factoring pro soluto. Ecco quali sono le differenze e i vantaggi di ciascuno strumento.

Differenza fra factoring pro solvendo e pro soluto: differenze

Factoring pro soluto e pro solvendo sono due modalità di cessione del credito, che si distinguono perché comportano o meno specifici obblighi in capo al cessionario. Vediamole una alla volta, in modo da evidenziare vantaggi e svantaggi per le parti coinvolte nella cessione.

I due prodotti si distinguono, infatti, principalmente per la presenza o meno di una garanzia in caso di inadempienza del debitore.

Cos’è il factoring pro solvendo?

Il factoring pro solvendo è lo strumento finanziario con cui l’impresa cede il credito al factor mantenendo comunque la responsabilità nel caso in cui l’azienda debitrice non assolva ai suoi oneri. Vuol dire, quindi, che l’azienda cedente accetta di pagare il debito in caso di insolvenza del debitore. In questo caso, la società di factoring o la Banca si limiterà a gestire l’incasso e l’amministrazione del credito vantato, senza però garantirlo in caso di insolvenza.

Questo, quindi, si rivela lo strumento perfetto per le aziende che hanno rapporti commerciali con imprese virtuose o che magari hanno già assicurato i propri clienti.

I vantaggi del factoring pro solvendo per l’azienda cedente sono relativi alla possibilità di ottenere velocemente lo smobilizzo dei crediti che saranno immediatamente disponibili per ottimizzare i flussi di cassa, soprattutto nel breve periodo.

Cos’è il factoring pro soluto?

A differenza del factoring pro solvendo, nel caso in cui l’azienda scelga il factoring pro soluto potrà liberarsi subito di ogni forma di responsabilità nel caso di inadempimento da parte del debitore, ottenendo liquidità immediatamente spendibile in cambio di una commissione di gestione. Il factor, quindi, acquisterà il credito in via definitiva e si occuperà in modo diretto della sua riscossione. L’azienda cedente, in questo modo, potrà andare a consolidare la propria struttura patrimoniale grazie all’immediata disponibilità del credito smobilizzato.

Factoring pro soluto e pro solvendo: quale scegliere?

Come è facile immaginare, il criterio principale che guida la scelta tra i due tipi di factoring è la propensione al rischio dell’impresa cedente, ma non è l’unico fattore che il cedente deve tenere in considerazione: nel momento della scelta sarà importante anche valutare l’entità del credito, le esigenze di migliorare i ratio di bilancio e il proprio livello di urgenza di liquidità del soggetto cedente.

Dunque, quando scegliere il Factoring Pro Solvendo e quando Pro Soluto?

  • Nel caso in cui l’impresa cedente abbia bisogno di svincolarsi dalla riscossione del credito e incassare liquidità in modo sicuro, potrà scegliere di affidarsi al factoring pro soluto.
  • Nel caso in cui la necessità principale sia quella di disporre del capitale in modo veloce, invece, la soluzione migliore è il factoring pro solvendo, più vantaggioso in termini di costi e di tempi.

Con quest’ultimo strumento finanziario, infatti, l’impresa rinuncia a parte del credito a fronte di un incasso veloce, mentre il factoring pro soluto richiede fasi di valutazione più lunghe poiché il factor dovrà avere il tempo di verificare ed analizzare il profilo e la solidità dell’azienda debitrice.

In qualunque caso è comunque importante scegliere di affidarsi ad un partner finanziario affidabile e veloce, in grado di assistere l’impresa creditrice non solo nella scelta dello strumento più adatto alle proprie necessità, ma anche nella gestione quotidiana della liquidità, proprio come Banca Ifis.

 

 

 

Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per le condizioni contrattuali del Factoring, consulta il foglio informativo disponibile presso le filiali e sulla sezione Trasparenza del sito www.bancaifis.it.

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