È stata diffusa nei giorni scorsi l’ottava edizione dell’indagine sul credito specializzato in Italia, condotta da Assifact, Assilea e Assofin, che raccoglie i dati Istat e Banca d’Italia relativi al 2015. Ad emergere è un quadro positivo che continua dopo la ripresa del 2014 e che racconta una crescita del 9,6% nei flussi di nuovi finanziamenti.
Dallo studio, in generale, arrivano conferme sul ruolo dei contratti di credito alle famiglie, del factoring e del leasing come importanti forme di supporto e finanziamento a privati e imprese: nel totale, infatti, questi strumenti coprono piu? del 23% degli impieghi in essere del sistema bancario e finanziario e il 17% del PIL. L’incidenza di credito specializzato sugli investimenti delle imprese e sulla spesa delle famiglie si conferma ancora in crescita rispetto al 2014, attestandosi rispettivamente al 6,3% e al 7,7%.
Sono proprio famiglie e imprese i principali soggetti che si rivolgono al credito specializzato per far fronte alle loro esigenze di liquidità, e dai dati diffusi dall’indagine emerge che sono proprio le famiglie la tipologia di clientela maggiormente in crescita, che tocca il 68,8% nel credito al consumo e nei mutui, a scapito di quella composta delle imprese che fanno ricorso al factoring e al leasing, con una quota del 25,1% dell’outstanding totale al 31 dicembre 2015. In leggero calo, invece, è la quota destinata al settore pubblico, che si ferma al 3,6% del totale portafoglio ed e? garantita per oltre il 90% da operazioni di factoring.
Nel dettaglio, i nuovi flussi di credito finanziati dagli operatori specializzati nel 2015 sono stati pari al 67,4% del totale erogato, ripartiti tra intermediari finanziari, banche specializzate e societa? commerciali di leasing operativo, mentre il credito erogato dalle banche generaliste si ferma al 32,6%.
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