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23/12/2022
11:31

Cessione del credito IVA nelle procedure concorsuali

Cosa sono le procedure concorsuali

Le procedure concorsuali si attuano in caso di dissesto economico da parte di una azienda/società e sono finalizzate alla tutela dei creditori dell’impresa.

Le procedure concorsuali coinvolgono l’intero patrimonio della azienda/società, ne esistono diverse tipologie e si differenziano tra loro sulla base dei loro requisiti di ammissione, degli effetti e del protocollo che viene applicato dal tribunale di competenza.

Gli esempi più comuni sono il fallimento e il concordato preventivo, che può essere di svariate fattispecie.
In caso di dissesto economico riguardante grandi “Gruppi societari” e in cui è necessario l’intervento da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, la normativa prevede l’applicazione di procedure quali la liquidazione coatta amministrativa e l’amministrazione straordinaria.

Cessione dei crediti fiscali nell’ambito delle procedure concorsuali

La cessione del credito è un accordo contrattuale stipulato dinanzi al notaio tra due soggetti, ovvero il cedente che trasferisce il credito al cessionario e quest’ultimo che si interfaccerà successivamente per la liquidazione del credito acquisito con l’Agenzia delle Entrate di competenza.

Attraverso la cessione pro-soluto del credito IVA la procedura può velocizzare le operazioni di chiusura senza attendere i lunghi tempi del rimborso. Per le procedure prossime si propone l’opportunità di acquisire i crediti ancor prima della presentazione della dichiarazione IVA finale, includendo quindi nella cessione anche gli ulteriori importi IVA, derivanti dalla notula del curatore e dai compensi agli altri professionisti il cosiddetto “credito futuro”.

La normativa in Italia

La disciplina della cessione dei crediti fiscali si è evoluta ed ampliata, non solo attraverso le norme di rango primario, ma anche attraverso regolamenti, interpelli, circolari e la stessa giurisprudenza (che, in taluni casi, ha svolto il ruolo di “apripista” per modifiche legislative e/o della prassi); tale evoluzione si è sempre mossa cercando di contemperare le esigenze del mercato con quelle di tutela dell’Erario.

Fin dal 1923, infatti, la cessione dei crediti nei confronti della Pubblica Amministrazione è stata regolamentata prevedendo la registrazione tramite atto pubblico o scrittura privata autenticata da un notaio e notificata come previsto dalla legge.

Gli Artt. 43-bis e 43-ter D.P.R. n. 602/1973 sono le norme principali che disciplinano l’oggetto, la forma e la notificazione, e gli effetti della cessione dei crediti per imposte dirette (divieto di doppia cessione, divieto di cessione di crediti chiesti a rimborso con istanza e non con dichiarazione e recupero del credito indebitamente rimborsato).

L’Art. 5, comma 4-ter D.L. n. 70/1988 ha definito, poi, la possibilità di cedere il credito IVA con dichiarazione annuale, successivamente l’evoluzione delle norme ha introdotto la possibilità di cedere anche i crediti fiscali “futuri”, ossia non chiesti a rimborso al momento della cessione, e di cederli anche in sede di liquidazione trimestrale.

I vantaggi della cessione del credito IVA

Il principale vantaggio della cessione del credito dell’IVA, da parte di società in procedura concorsuale è quello di poter ottenere attraverso la cessione del credito, liquidità in tempi rapidi; ciò permette all’organo della procedura di sanare le posizioni pendenti nei confronti dei creditori oltre che ridurre i tempi di chiusura del fallimento/concordato preventivo ecc.

Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per le condizioni contrattuali della Cessione Pro Soluto Crediti IVA, consultare il foglio informativo disponibile presso le filiali e nella sezione Trasparenza del sito www.bancaifis.it.

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