Si è conclusa anche quest’anno la Tirreno Adriatico, la “Corsa dei Due Mari”, considerata la principale corsa di preparazione per la Milano-Sanremo, nonché una delle più importanti corse a tappe di ciclismo su strada.
La Tirreno Adriatico vanta una storia lunghissima e la sua 56esima edizione ha visto la vittoria clamorosa di Tadej Pogacar che supera nella classifica generale Wout van Aert del team Jumbo-Visma, mentre Mikel Landa arriva terzo a 3’57” dal vincitore.
Vediamo insieme i momenti salienti della corsa ciclistica che si svolge in sette tappe attraversando trasversalmente lo stivale andando dalla Toscana alle Marche, organizzata anche grazie al supporto di Banca Ifis: Premium Partner di tutte le sette Grandi Classiche di Ciclismo 2021.
Tirreno Adriatico: la prima tappa
La prima tappa della “Corsa dei Due Mari”, con partenza da Lido Di Camaiore dalla lunghezza di 156 km e un dislivello di 1100 metri, ha visto la vincita di Van Aert Wout che ottiene anche la sua prima maglia azzurra della Tirreno Adriatico. Il ciclista belga ha conquistato la testa della corsa battendo il rivale olandese Mathieu Van Der Poel che si era assicurato la vittoria nella Strade Bianche. Caleb Ewan e Fernando Gaviria arrivano rispettivamente al secondo e al terzo posto.
Tirreno Adriatico: Camaiore-Chiusdino
La seconda tappa della Tirreno Adriatico è più lunga della prima: 202 km di tracciato pianeggiante nella prima metà, per arrivare alle salite nelle località di La Bertesca e Casciano. A 50 km dall’arrivo troviamo la salita di Poggio alla Croce di 7 km con le pendenze medie che variano dal 3,3% fino al 5,4% dell’ultimo chilometro, tracciato ottimale per gli scattisti.
Il vincitore della seconda tappa della “Corsa dei Due Mari” è Julian Alaphilippe, uno dei favoriti della gara che strappa la vittoria a Mathieu Van Der Poel, partito troppo tardi, e a Wout Van Aert, che resta maglia azzurra.
Tirreno Adriatico: Monticiano-Gualdo Tadino
La terza tappa è anche la più lunga della Tirreno Adriatico: 219 km da Monticiano fino a Gualdo Tadino. È un percorso ondulato nella prima parte che passa per Murlo e Asciano fino al Passo del Rospatoio, in provincia di Siena, per poi entrare in provincia di Arezzo al 106esimo km, per concludersi passando per Gubbio e arrivando finalmente a Gualdo Tadino, con pendenze massime del 4%.
Ad aggiudicarsi la terza tappa della Tirreno Adriatico è Mathieu van der Poel che vince in volata su Wout Van Aert e Davide Ballerini che giunge terzo.
Tirreno Adriatico: la quarta tappa
La quarta tappa della “Corsa dei Due Mari” è la più alta, con una salita di 14,5 km al 7%, 22 tornanti e una pendenza media che raggiunge anche il 12%. Si parte da Terni e si arriva a Prati di Tivo, scalando il Passo Capannelle al quale seguono 30 km di discesa. Ad aggiudicarsi la vittoria è lo sloveno Tadej Pogacar che sottrae anche la leadership della classifica generale della corsa a Wout Van Aert.
Pogacar ha vinto la 56esima edizione con un tempo di 3h51’24” seguito da Simon Yates, vincitore dell’edizione 2020 della Tirreno Adriatico. Terzo sul podio è Wout Van Aert.
Tirreno Adriatico: la quinta tappa
È Van Der Poel il vincitore della quinta tappa della Tirreno Adriatico, con Pogacar che lo segue con 10 secondi di distacco, ma conserva la maglia azzurra. La tappa inizia a Castellalto in provincia di Teramo e si conclude a Castelfidardo in provincia di Ancona. Una tappa lunga 205 km e caratterizzata da un circuito finale da ripetere 4 volte in continue discese e un tracciato piuttosto complicato, chiamato anche “la tappa dei muri”.
Tirreno Adriatico: la sesta tappa
La sesta tappa, da Castelraimondo a Lido di Fermo, è un percorso di 169 km ondulato nella prima parte e pianeggiante nella parte finale, che si conclude in un circuito con un giro grande e quattro piccoli da percorrere.
La gara inizia con una fuga di Simone Velasco, Jan Bakelants, Schmidt, Van Moer, Oliveira e Liepins che si ritrovano con un vantaggio di 6’.
Vincitore della sesta tappa il danese Mads Wurtz Schmidt, che si rifà così sulla vittoria sfumata a Prati di Tivo, seguito da Van Moer e Velasco.
Leader della classifica resta Pogacar, che si ritrova a preparare una volata finale a San Benedetto del Tronto per difendere la maglia azzurra, avendo come possibili rivali Filippo Ganna e Wout Van Aert.
Tirreno Adriatico: San Benedetto del Tronto
Il gran finale della Tirreno Adriatico si svolge a San Benedetto del Tronto, con una gara di 10,1 km. Sul podio il belga Wout Van Aert, che ha percorso la tappa in 11’06” con una media di 54,59 km/h, con un distacco di 6”32 da Stefan Kung e 11”31 da Filippo Ganna.
Il vincitore di tappa, Wout Van Aert, ha rilasciato le sue dichiarazioni immediatamente dopo la premiazione: “È stata una prova breve ma difficile. Posso dirmi molto contento di questa vittoria, ho battuto alcuni tra i più forti cronoman del mondo. Era la prima volta che puntavo alla generale in una corsa a tappe e sono stato sconfitto solo dal vincitore del Tour de France. Ci riproverò nuovamente ma per ora mi concentro sulle classiche, a partire dalla Milano-Sanremo”. Al quarto posto, dietro a Ganna, è giunto il vincitore della classifica generale, lo sloveno Tadej Pogacar, a 13 secondi dal belga Van Art che in quest’ultima tappa ha davvero superato le aspettative.
Conclusione
Il vincitore della 56esima edizione Tirreno Adriatico è Tadej Pogacar, che ha avuto un inizio stagione davvero impeccabile. Pogacar ha dichiarato: “Sono super contento della prestazione di oggi e di questo successo. Dopo l’UAE Tour ho vinto anche la Tirreno Adriatico, che inizio di stagione fantastico. Adesso penso di potermi godere qualche giorno di riposo”.
Pogacar, vincitore anche del Tour de France 2020 e dell’Uae Tour a fine febbraio, ha dimostrato cosa sa fare nelle corse a tappe. Ora non serve fare altro che attendere le prossime competizioni, in particolare la Milano-Sanremo per godere dell’altro spettacolo ciclistico.