Inizialmente chiamato Monte Paschi Eroica, per le prime due edizioni del 2007 e 2008, il percorso Strade Bianche, unico nel suo genere, si svolge su alcuni settori di strade sterrate tipiche della campagna toscana, dove i ciclisti sfrecciano alzando la polvere degli sterrati che la caratterizzano. Una corsa nuova, con solo 15 anni di storia, ma che si mescola al passato, attraverso alcuni settori speciali, immersi nella campagna toscana; Giovanni Battistuzzi l’ha definita una corsa postmoderna: “Perché rivincita della narrazione in un ciclismo che aveva iniziato a snarrarsi, a snaturarsi, computerizzarsi. E forse così lo è ancora, ma non importa, perché in giornate così questo sport ritorna a narrarsi, a elevarsi, ridiventa analogico.
Polverosa, un inno a decenni e decenni di corse in bicicletta, un monito di quello che è stato e in fondo ancora è il ciclismo: fatica che ti si appicca in faccia. Un effetto speciale, trasformismo cromatico, uniformazione. Si parte in un modo, si arriva in un altro. Con il bel tempo si è mimi, bianchi di cipria: Marcel Marceau. Se il clima vira al peggio si è film: Brutti, sporchi e cattivi. In ogni caso si è maschere. Forse per questo si corre in primavera: è un carnevale in bicicletta”.
Ci si domanda perché attraversare in bicicletta strade sterrate, sporcandosi e respirando polvere: secondo in Natura e Arte del 1902 “lungo le strade bianche e polverose è di ristoro il verde delle foreste annose”; Giovanni Guareschi rimaneva affascinato da “una lunga strada di pianura, di quelle strade che si perdono in mezzo a un mare di campi senza una casa e senza un albero”. C’è quindi una sorta di poesia nella corsa di Strade Bianche, una corsa nuova ma che strizza l’occhio al passato, quando la campagna non era attraversata da strade asfaltate, ma da sterrati polverosi.
Dal 2015, oltre alla corsa in linea di ciclismo su strada maschile, che fa parte del calendario mondiale dell’UCI World Tour, viene organizzata anche la prova femminile, che si svolge nello stesso giorno della gara maschile e fa parte del Women’s World Tour.
Vediamo insieme le emozioni dei percorsi dell’edizione 2021 della manifestazione che si è svolta lo scorso 6 marzo con partenza e arrivo a Siena. Per il secondo anno consecutivo, Strade Bianche è stata realizzata anche grazie al supporto di Banca Ifis, Premium Partner delle Classiche italiane del ciclismo 2021.
Il percorso Strade Bianche
Il percorso Strade Bianche nelle campagne senesi è caratterizzato da tracciati ripidi su strade sterrate. La gara maschile prevede un tracciato di 184 km: le strade sterrate sono in totale 63 chilometri e si dividono in 11 settori, 8 dei quali in comune con la gara femminile del Women’s World Tour.
Si parte da Siena con un primo tratto sull’asfalto. Al diciottesimo chilometro si trova il primo tratto in leggera discesa di strada sterrata di 2,1 km di lunghezza, mentre la prima tratta sfidante si trova al secondo settore della strada sterrata di 5,8 km, con una salita che raggiunge oltre il 10% di pendenza.
A Radi inizia il terzo settore di 4,4 km, al quale segue il percorso “La Piana” di 5,5 km che conduce i ciclisti a Buonconvento. Si arriva poi alla salita di Montalcino con una pendenza del 5% e un tracciato di 4 km.
Raggiunta Torrenieri iniziano il quinto e il sesto settore, rispettivamente di 11,9 e 8 km, tra i quali si trova una strada asfaltata per un chilometro: due settori molto impegnativi, ondulati e con diverse curve.
Il settimo settore inizia da Monteroni d’Arbia con 9,5 km di sterrato che dopo diverse curve finiscono in una strada asfaltata. Si passa così all’ottavo settore, che inizia ad Asciano, precisamente a Ponte del Garbo: si tratta della tratta più impegnativa della gara, quasi interamente in salita e con diversi dislivelli su brevi distanze.
Raggiunto Castelnuovo Berardenga inizia il nono settore, con 800 metri di sterrato e pendenze molto elevate. La gara Strade Bianche prosegue attraverso Vico d’Arbia, su una strada asfaltata fino al decimo settore di 2,4 km in salita sul Colle Pinzuto, che ha pendenze anche del 15%. L’ultimo tratto di 1,1 km di sterrato è in discesa, seguita da una risalita che raggiunge 18% di pendenza. Il percorso sterrato si conclude alle Tolfe e all’arrivo, a Siena, mancano 12 km di pendenze che raggiungono anche il 16%.
Nel 2020 ad aggiudicarsi il primo posto nella gara maschile è stato Wout Van Aert, ciclista belga, vincitore anche della Milano-Sanremo. Allo stesso modo Julian Alaphilippe, vincitore della Strade Bianche nel 2019, aveva realizzato il successo alla Milano-Sanremo e lo stesso era accaduto nel 2017 e 2008, rispettivamente a Michal Kwiatkowski e Fabian Cancellara.
È come se la Strade Bianche portasse fortuna ai suoi corridori vincenti.
Strade Bianche Women Elite
La gara femminile sul percorso Strade Bianche è di 136 km, otto sono i settori di strade sterrate per un totale di 31,4 km. La gara femminile precede quella maschile con una partenza alle ore 9:10 e un arrivo previsto alle 13:15.
L’edizione 2020 è stata vinta da Annemiek van Vleuten, vincitrice anche nel 2019.
Gli otto settori di strade bianche sono in comune con la gara maschile. Si parte e si arriva a Siena, con un primo tratto di sterrato di 2,1 km in rettilineo. Il secondo settore di 5,8 km presenta delle difficoltà a causa del lungo tratto in salita e pendenze del 10%. A Radi si incontra il terzo settore e subito dopo il quarto che porta a Buonconvento.
Il quinto settore passa in mezzo alle crete senesi del San Martino in Grania, lungo 9,5 km.
Il percorso finale coincide con quello maschile: si passa dopo Castelnuovo Berardenga con uno sterrato molto breve e si incontra in seguito il sesto settore di meno di un chilometro ma estremamente ripido. L’ottavo settore si conclude alle Tolfe, prima di affrontare i 12 km che separano dall’arrivo a Siena, attraverso un percorso su strade larghe e ampie curve. Poco prima dall’arrivo, a 900 metri, si trova la pavimentazione lastricata con una strada in leggera discesa.
Strade Bianche 2021
L’edizione 2021 della Strade Bianche ha visto come protagonista Mathieu Van Der Poel, che supera Alaphilippe con uno scatto in Via Santa Caterina che gli garantisce la vittoria in questa edizione. Al terzo posto si posiziona Bernal.
La spedizione azzurra ha visto l’ultima vittoria in questo percorso nel 2013 con Moreno Moser come unico podio italiano da quando è stata fondata la gara.
L’atleta olandese Chantal Blaak, campionessa mondiale nel 2017, si è imposta sul traguardo della Women’s Elite Strade Bianche. La Blaak è stata eccezionale a 500 metri di conclusione, superando Elisa Longo Borghini in un percorso dove la pendenza arriva anche al 18%. Seconda sul podio Longo Borghini seguita da Van der Breggen.
Quest’anno dunque la “Classica del Nord più a sud d’Europa” si è svolta senza intoppi, nonostante in Toscana le province di Siena e di Pistoia siano zone rosse. La Women’s Elite ha visto schierare 135 atlete di 23 formazioni, mentre la gara maschile ha visto 175 ciclisti sugli schieramenti di partenza a Siena, con 121 atleti che hanno portato a termine la competizione.