Dopo anni di diffidenza da parte del grande pubblico, lo sport in rosa emerge ed inizia a riscuotere un discreto successo anche in Italia. Sulla scia del volley e del ‘setterosa’ di pallanuoto, anche calcio e basket femminile avanzano conquistando una sempre maggiore fetta di pubblico tra stadi, palazzetti e palinsesti Sky e RAI. La legge ha finalmente reso le atlete di pallavolo, calcio e basket professioniste a tutti gli effetti. La Serie A1 di basket rosa, il campionato di massima categoria, vede come favorita assoluta la Reyer Femminile Venezia.
Il successo della Reyer Femminile è sicuramente legato, oltre che ad una efficiente preparazione, alla presenza di veri ideali sportivi di lealtà, impregno, sacrificio e determinazione, che le ragazze del basket mettono in campo in ogni match, valori sposati anche dallo sponsor Banca Ifis.
La squadra femminile della Reyer Venezia domina il campionato 2020/2021: si trova attualmente al primo posto, seguita dalle rivali Famila Wuber Schio, Passalacqua Ragusa, Virtus Segafredo Bologna e Allianz Geas S. San Giovanni. Come succede per la Nazionale di basket femminile, anche la Reyer Venezia si muove in avanti, stimolata da importanti prospettive di progresso, con le giocatrici sempre più attive sui social network.
Quali sono le prospettive di classifica e gli obiettivi della Umana Reyer Femminile per il 2021?
Prima di scoprirlo, ripercorriamo la storia della squadra di basket veneziana.
Reyer Femminile: un po’ di storia, palmares
La Società Sportiva Costantino Reyer è stata fondata nel 1872 a Venezia. Le ragazze della Reyer conquistano il primo scudetto tricolore nel 1946.
Nel 1998, il basket femminile orogranata rinasce grazie all’acquisizione in affitto del brand Reyer da parte della “VE.Basket Femminile” di Favaro. La squadra passa alla A2 tramite la fusione per incorporazione del Basket Tiene.
A partire dal 2001, anno in cui la Reyer Femminile si guadagna la A1, inizia l’inarrestabile escalation ed emergono fuoriclasse come Cathy Mélain, Alessandra de Oliveira e Vicky Hall.
In FIBA Cup la squadra vince la Conference nel 2005 e conquista il rispetto del basket rosa tra la scoperta di nuovi talenti e la forza straordinaria del settore giovanile.
Nella stagione 2007/2008, le ragazze della Reyer Venezia si aggiudicano la prima Coppa Italia della storia reyerina, mentre nella serie A1 femminile 2008/2009 vincono la Supercoppa.
Nella stagione 2012/2013, le orogranata registrano un record di una sola sconfitta in 2 stagioni e conquistano la seconda vittoria consecutiva in Coppa Italia.
Si insediano in pianta stabile in A1 tra le squadre qualificate ai playoff e, nel 2014/2015 vincono la Lega Adriatica (Adriatic League femminile).
Tornano a vincere la Supercoppa italiana di pallacanestro nel 2020.
Ricordiamo che la Reyer è l’unica realtà nazionale ad avere una prima squadra maschile ed una prima squadra femminile entrambe in serie A. È anche la prima società sportiva professionistica italiana ad aver ricevuto la Certificazione Etica nello Sport ESI:2010. È molto impegnata in iniziative sociali, di educazione e di sensibilizzazione dei giovani su tematiche legate alla solidarietà, partecipazione e aggregazione. Si ispira alle 10 regole fondamentali della Carte dei Valori Esicert Istituto Certificazione Etica nello Sport.
La formazione 2020/21 al completo
Per la stagione 20/21 la squadra femminile della Reyer alterna tanta gioventù italiana di talento (Francesca Leonardi, Laura Meldere e Giulia Natali) a veterane straniere che vantano un’esperienza internazionale (Yvonne Anderson e Temi Fagbenle), le due certezze della Umana Reyer Femminile restano Debora Carangelo e Martina Bestagno. L’Umana Reyer si è tuffata nell’EuroCup Women organizzata dalla FIBA. La Bestagno è stata nominata MVP dell’Italia per le partite disputate nella ‘bolla’ di Istanbul, valide per le qualificazioni a EuroBasket 2021. Ricordiamo che, per la ‘bolla’ di Istanbul, il commissario tecnico Lino Lardo ha convocato ben 5 orogranata tra le 14 azzurre: Beatrice Attura, Martina Bestagno, Debora Carangelo, Francesca Pan e Elisa Penna.
Ecco la formazione al completo della Reyer Femminile con i rispettivi ruoli per questa stagione 2020/21:
- Martina Bestagno – centro;
- Debora Carangelo – play;
- Beatrice Attura – playmaker;
- Francesca Pan – guardia/ala;
- Giulia Natali e Yvonne Anderson – guardia;
- Temi Fagbenle, Elisa Penna e Francesca Leonardi – ala;
- Laura Meldere e Gintarė Petronyte – ala/centro.
Reyer Femminile: prospettive di classifica e obiettivi
La pandemia ha reso difficile se non impossibile fare programmi in tutti i campi. In ambito sportivo, riuscire ad organizzare una preseason e la preparazione delle atlete non è stato di certo facile in un clima di totale incertezza mondiale e protocolli da rispettare, come ha spiegato la Team Manager di Umana Reyer Roberta Meneghel.
La società non ha mai interrotto la sua attività ed ha guardato con fiducia la stagione 2020/2021. Il roster è stato completato con largo anticipo, con tutta la volontà di essere protagoniste in un campionato competitivo e particolare sotto vari punti di vista.
Le prospettive di classifica sono già realtà: l’Umana Reyer Venezia femminile rimane saldamente in testa al campionato con 19 vittorie e 0 sconfitte. Lo fa mantenendo un ritmo spettacolare, grande efficacia offensiva, grinta difensiva ed offrendo tanto spettacolo tra velocità ed altruismo.
Tutte le ragazze della squadra allenate da Giampiero Ticchi hanno una gran voglia di competere per un trofeo. Per riuscirci, sarà fondamentale la massima coesione del gruppo, il feeling giusto, intensità, concentrazione e anche un pizzico di fortuna, che non guasta mai.
L’obiettivo della Reyer Femminile è raggiungere gli stessi traguardi della squadra maschile emulando la sua mentalità vincente, per ora ci stanno riuscendo alla grande. Le ragazze hanno intenzione di regalare forti emozioni ai tifosi.
Il Presidente della Reyer Federico Casarin ha ricordato quanto la squadra sia stata penalizzata nella passata stagione: a causa della pandemia Covid-19 si è dovuta fermare nel suo momento migliore, aveva raggiunto i quarti di finale di EuroCup e andava forte anche in campionato (era seconda, in attesa di affrontare in casa Schio per giocarsi il primo posto). La squadra si trovava in un grande momento di euforia oltre che in una condizione ottimale dal punto di vista tecnico e tattico. Le giocatrici sono ripartite da dove hanno lasciato, con quella rabbia, fame e guida tecnica che le rendeva protagoniste in campo. Giocano con grande fiducia, convinte del loro ruolo importante nel campionato italiano e in Europa.
Il segreto, come ha detto di recente Debora Carangelo, è “non mollare mai”.