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15/02/2021
13:13

Sofia Goggia: l’infortunio e la voglia di riscatto

Sci

Pochi giorni fa la notizia dell’infortunio della campionessa italiana Sofia Goggia, stella più luminosa del team femminile, imbattibile nella discesa libera, la disciplina che in questa stagione le ha regalato diverse volte il gradino più alto del podio. Un incidente apparentemente banale – una semplice caduta mentre tornava a valle – costringerà la sciatrice a mancare all’appuntamento più atteso, quello di Cortina 2021, che l’avrebbe vista protagonista e favorita nella discesa libera.
Ma la squadra italiana femminile è nata per pensare positivo, senza perdersi d’animo nonostante le difficoltà. Non arrendersi, dare sempre il massimo, superare le difficoltà, in fondo sono proprio questi i veri valori dello sport, valori condivisi anche da Banca Ifis, National sponsor di Cortina 2021. I Campionati mondiali di sci alpino di Cortina sono la manifestazione sportiva più importante del mondo sciistico e il primo evento sportivo internazionale dopo lo scoppio della pandemia, sicuramente sono destinati a lasciare il segno.

 

Sofia Goggia, una predestinata

Lo scorso 31 gennaio, a Garmisch, la nebbia è stata protagonista, stagionando nella parte bassa della pista e costringendo gli organizzatori a posticipare la gara di Coppa del Mondo. Sofia Goggia stava rientrando a valle dopo l’annullamento del SuperG femminile ma una caduta in una pista turistica le ha causato una frattura composta del piatto tibiale del ginocchio destro. Secondo la diagnosi, fortunatamente, non è stato necessario procedere con alcun intervento ma saranno necessari 45 giorni di riposo.
L’azzurra, bergamasca classe 1992,  ha indossato gli sci per la prima volta all’età di tre anni e subito se ne innamorò. Ha portato avanti il suo percorso con passione e determinazione,  e grazie al suo carattere e al suo talento è arrivata, negli anni, a diventare una campionessa di valore mondiale ed è considerata oggi una delle eccellenze dello sport “made in Italy”.
Non è la prima volta che la 28enne bergamasca deve confrontarsi con un infortunio: nel 2010 subì in tempi diversi la rottura dei legamenti crociati di entrambe le ginocchia; al suo rientro nell’attività agonistica, nel 2012, si procurò uno stiramento dei legamenti collaterali di entrambe le ginocchia; nel 2014 fu la volta del legamento crociato del ginocchio destro a cui seguirono la frattura del malleolo peronale nel 2018 e la frattura scomposta del radio del braccio sinistro.
Ciò nonostante, Sofia non ha mai smesso di dimostrare di che pasta è fatta: la sua grande tenacia ed il suo spirito di sacrificio non le hanno impedito di conquistare undici vittorie sul circuito con un terzo posto nella generale del 2016/17, il trionfo nella coppa del mondo di discesa 2017/18, due medaglie mondiali (argento in supergigante ad Are 2019 e un bronzo in gigante a St. Moritz 2017) e il titolo olimpico in discesa a PyoengChang 2018.

 

La voglia di riscatto

Lo spirito e la tenacia dei grandi atleti dello sport mondiale si vedono soprattutto nei momenti di difficoltà. È proprio Sofia a ricordarcelo in un post su Instagram pubblicato dopo l’infortunio, nel quale trapela la sua voglia sconfinata di ripartire con energia, lasciandosi alle spalle sin da subito ogni possibile rammarico per quanto accaduto.
Sofia dal suo account @iamsofiagioggia ha infatti scritto:

Era un’ottica mondiale.
Ora invece è una specula che mi invita a guardare avanti.
In là.
Per ripartire.
Per continuare imperterrita nel percorso.
Per andare avanti. Perché bisogna farlo.
Usque ad finem.
Ci vuole coraggio, e ora è necessario metterlo in campo.
#ONLYTHEBRAVE

Sempre sui social network ha rivolto un ringraziamento a tutti gli appassionati di sci, sempre pronti a tifare per lei : “Voglio ringraziare tutti i tifosi per l’affetto con cui mi hanno investito in questi giorni. Ho sentito l’empatia con tutti coloro che mi hanno inviato il loro sostegno. Sono stata piacevolmente travolta, è una cosa che mi rende fiera. Moltissime persone mi hanno fatto sentire importante, mai come in questa occasione era successo così tanto. Quando rientravo su Milano in elicottero dopo l’infortunio, ho pensato che il pensiero di non essere al cancelletto di partenza dei Mondiali è tosto, però bisogna andare avanti ed è necessario farlo. L’osso guarirà – conclude – non è una piccola frattura che mi spaventa, anche se il carico emotivo sarà sicuramente pesante, vista l’intensità con cui vivo le mie emozioni. Ci rivedremo prestissimo sulla neve“.
Il messaggio è chiaro: sacrificio e lavoro, con una grandissima dose di coraggio, sono alla base del raggiungimento di qualsiasi obiettivo, sia esso l’oro nella discesa libera o il semplice recupero dopo una frattura.
Lo spirito di Sofia Goggia deve essere da esempio e ispirazione per lo splendido gruppo delle atlete dello sci italiano, destinate a ritagliarsi un ruolo di protagoniste nell’evento sportivo di Cortina.
Il livello delle azzurre è molto alto, così come la loro voglia di riscatto. Federica Brignone, vincitrice della coppa del mondo 2020, ha voglia di dire ancora la sua dopo una stagione altalenante, così come Marta Bassino, atleta in forte crescita dotata di una sciata leggera, morbida e molto regolare. La solidità di Elena Cutroni può essere d’esempio per le tante giovanissime che sono pronte a distinguersi, come Laura Pirovano, Nadia Delago, Irene Cutroni, Lara Della Mea e Martina Petrelini. Un gruppo che, con l’assenza di Sofia, deve compattarsi ancor di più per poter dimostrare il loro valore proprio ora che i Mondiali si giocano… “in casa”. Fondamentale la concentrazione ed il lavoro di squadra, coordinato con le dovute strategie.
Come ci ricorda il national partner dei mondiali di Cortina, Banca Ifis, l’energia e lo spirito di squadra sono alla base di ogni competizione sportiva. Il sostegno che Banca Ifis offre nei confronti dello sport è quello di valorizzare ciò che rappresenta realmente: “un universo di valori positivi, uno spazio di lealtà e amicizia, una palestra d’impegno e crescita.” I nostri migliori auguri a Sofia per una pronta guarigione: tiferemo anche per lei, quando vedremo gareggiare le azzurre a Cortina!

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