I mondiali di sci alpino di Cortina 2021 rappresentano il primo evento sportivo internazionale di questo nuovo anno, il primo dell’epoca Covid-19, dopo che la pandemia ed il contagio avevano bloccato le attività sportive nella quasi totalità. Un evento da ricordare, che rimarrà nella storia e che getta le basi per un futuro ancor più roseo per questo sport sempre più emozionante e coinvolgente. Ripercorriamo assieme alcuni tra i momenti più belli di questo avvincente mondiale, organizzato anche grazie al National sponsor Banca Ifis,
La neve delle Dolomiti
Cortina 2021 verrà ricordato per tante curiosità ed eventi: la neve bianca ed abbondante, bella ed elegante come merita una cornice storica come quella di Cortina d’Ampezzo; la suggestiva nebbia della fase iniziale; la tecnologia e l’innovazione, che hanno funzionato grazie ad una efficace macchina organizzativa, ben organizzata sui media.
Il Mondiale è stato davvero avvincente, il giusto connubio tra campioni, campionesse ed outsider, ha garantito una sana competizione. Più di seicento atleti provenienti da 71 nazioni diverse, hanno onorato la kermesse iridata e provato a scrivere il proprio nome nel medagliere.
La tecnologia a Cortina d’Ampezzo
Il comparto tecnologico di Cortina 2021 è sceso in campo per regalarci un mondiale di sci all’insegna dell’hi-tech. Sono stati utilizzati sistemi di videosorveglianza e video analisi avanzata con raccolta di dati e classificazione delle informazioni in real time, con utilizzo di intelligenza artificiale e deep learning, che hanno garantito la massima sicurezza. Un apposito sistema di smart mobility – primo in Europa – ha consentito l’ottimizzazione dei flussi di traffico sulle strade, il miglioramento della sicurezza stradale e il comfort generale di guida.
La tecnologia utilizzata in fase organizzativa ha consentito miglioramenti infrastrutturali e logistici, anche in ottica green: battipista a idrogeno con emissioni zero, una nuova cabinovia, degli innovativi sistemi di innevamento con generatori a ventola e tanti interventi a lungo termine, che costruiranno un impianto strategico per lo sviluppo sportivo e turistico della località montana anche in considerazione della candidatura ai Giochi Olimpici del 2026.
Gli azzurri in gara
Ci ha emozionato la tenacia e la preparazione degli azzurri e delle azzurre, che hanno saputo onorare la competizione formando un gruppo coeso con ampi margini di miglioramento.
L’oro della piemontese Marta Bassino nel gigante parallelo femminile ha aperto le danze per la compagine nazionale; la vittoria è stata ottenuta con il recupero di ben mezzo secondo di svantaggio dall’austriaca Katharina Liensberger. Dopo essersi qualificata in mattinata solo con l’ultimo tempo utile per il tabellone finale a 16, Marta Bassino ha superato la compagna Lara Della Mea, ed ha proseguito con una serie di inseguimenti e rimonte sulla slovena Hovrat e sulla connazionale Federica Brignone. “È incredibile, bellissimo. Ero emozionata ma ho continuato a restare concentrata” ha dichiarato l’azzurra.
La seconda medaglia azzurra è del trentenne Luca de Aliprandi, che conquista l’argento nel Gigante maschile e si aggiudica la prima medaglia ed il primo podio della propria carriera. Si tratta della prima medaglia nella specialità dopo quella conquistata da Manfred Moelgg nel 2013. Grandissima prima manche dell’azzurro, che ha resistito con onore anche nella seconda, gareggiando con costanza e continuità, senza commettere particolari errori. “Non so cosa dire, al traguardo si è vista l’emozione. È incredibile. È sempre stato un tabù, quasi un peso. Sapevo che era difficile, c’era meno visibilità. Ho cercato di mettere in pratica la mia tattica, ma non è stato facile. Anche nella prima manche non mi sentivo benissimo, eppure sono andato molto veloce. La neve era più segnata, è stata una gara tosta. Pinturault ha spinto molto e ha sbagliato. È un sogno vincere la medaglia nel Mondiale in casa a Cortina. Quasi non riuscivo a stare in piedi. Il lavoro ha pagato. È una rivincita per la squadra”. Immancabile la telefonata dello storico campione italiano Alberto Tomba che Luca racconta con soddisfazione nella sua intervista: “L’amore per lo sci è nato vedendo i suoi successi e oggi Alberto mi ha detto che scambierebbe volentieri un oro dei suoi con il mio argento, visto che gli manca nella collezione. I miei genitori conservano ancora un filmato dove io davanti alla tv dicevo di voler diventare come lui ed è stato bello anche trovare Manfred Moelgg ad attendermi sulla porta dell’hotel al mio rientro. Un bel momento, era felice quanto me”.
Le storie da ricordare
Oltre ai grandi successi sportivi – in primis la svizzera Lara Gut-Behrami Lara Gut-Behrami, oro nel supergigante e nel gigante, bronzo in discesa libera e l’austriaco Vincent Kriechmayr, oro sia nel supergigante che nella discesa libera – ci sono storie affascinanti destinate a lasciare una traccia indelebile nella kermesse sportiva, ed essere ricordate nel tempo. Ci ricorderemo infatti del principe messicano Hubertus Von Hohenlohe che, alla veneranda età di 62 anni, ha preso parte alla rassegna iridata per la 18esima volta, con il pettorale 99. Dirigente sportivo, cantante, fotografo ed attore, il “principe mariachi” non ha saputo resistere al fascino della competizione.
Cortina 2021, cosa resta
Cortina 2021 si è rivelata una rassegna emozionante, all’altezza dei tempi e delle aspettative. Un importante punto di partenza per lo sci italiano e mondiale del futuro, basato sulla tecnologia e sulla sostenibilità, ma che comunque non può prescindere dai sacrifici sportivi e dal cuore. Perché il vero successo, oltre a quello che possiamo leggere sul medagliere, è proprio quello di superare ogni difficoltà ed esaltare i veri valori dello sport.