Presentata all’evento organizzato da Banca IFIS l’analisi aggiornata dei debiti e dei ritardi dello Stato con dati 2017 e un focus sul Lazio.
A livello nazionale 4 aziende su 10 ritengono necessario ricorrere all’anticipo delle fatture per fronteggiare i ritardi nei pagamenti.
Roma, 30 gennaio 2018 – All’incontro “Imprese e Pubblica Amministrazione: gli strumenti per il finanziamento dei crediti commerciali”, organizzato da Banca IFIS Impresa oggi a Roma per promuovere un dialogo costruttivo tra istituzioni e PMI del Lazio, è stata affrontata la questione dei ritardi nei pagamenti verso le imprese fornitrici della Pubblica Amministrazione. Un problema di ampie dimensioni che a dicembre 2017 ha portato al deferimento da parte della Commissione Europea del nostro Paese davanti alla Corte di Giustizia per non aver garantito il pagamento dei fornitori nelle tempistiche stabilite.
L’Analisi aggiornata di Banca IFIS Impresa, presentata oggi, ha messo in luce una dimensione in generale miglioramento, rispetto al 2016, ma in un contesto di forte lentezza pubblica.
Il Lazio, in particolare, è al nono posto tra le regioni italiane per indice di tempestività dei pagamenti con un 86,8% di importi pagati rispetto al 13% di importi ancora da saldare nella Piattaforma crediti certificati (PCC) del Ministero dell’Economia e delle Finanze, per un valore di circa 129 milioni di euro. Escludendo però l’ente Regione, che paga in anticipo sulle scadenze, tutti gli altri enti del Lazio mostrano un ritardo di pagamento (dai 17 giorni delle Province ai 95 giorni dei Comuni).
L’Analisi ha inoltre evidenziato i seguenti punti a livello nazionale:
- I debiti commerciali di fornitura della Pubblica Amministrazione in Italia alla fine del 2017 ammontano a 58 miliardi di euro, in diminuzione del 4,9% rispetto a fine 2016 (61 miliardi);
- Nella seconda parte del 2017 i giorni di ritardo nei pagamenti da parte della PA sono in media tra i 35 e i 50 giorni (in miglioramento rispetto alla precedente rilevazione) con il 61% degli enti pubblici che paga strutturalmente in ritardo[1];
- I comuni sono gli enti con maggiori giorni medi di ritardo (31 giorni e con picchi sino a 335 giorni).
Durante l’incontro è stato illustrato alle imprese come certificare i propri crediti attraverso la piattaforma dei Crediti Certificati (PCC) del MEF e sono state presentate proposte elaborate per far fronte ai ritardi dei pagamenti dello Stato, come quella avanzata da Confartigianato.
“Il fenomeno del ritardo dei pagamenti da parte della PA è tutt’altro che superato, nonostante i numerosi sforzi compiuti nel recente passato – ha dichiarato in apertura Bruno Panieri, Direttore delle Politiche Economiche di Confartigianato – La soluzione da noi elaborata, consiste nell’applicazione della compensazione generale dei crediti non formalmente contestati dalla PA con debiti di qualunque genere verso qualunque ente o organismo pubblico (tributari, fiscali, contributivi, sanzionatori), introducendo una procedura innovativa basata sull’automatismo dell’auto-liquidazione del credito“.
Tra i nuovi strumenti di finanziamento a disposizione delle PMI spicca la nuova piattaforma digitale TiAnticipo, ideata da Banca IFIS Impresa per fronteggiare le scadenze a breve termine delle micro, piccole e medie imprese che hanno certificato i propri crediti nei confronti della Pubblica Amministrazione. Si tratta di un portale semplice nell’uso, nel quale le imprese possono caricare le proprie fatture certificate.
Raffaele Zingone, Responsabile di Banca IFIS Impresa Italia, ha inoltre commentato: “Abbiamo voluto organizzare un confronto tra il tessuto imprenditoriale del Lazio e la Pubblica Amministrazione locale per dialogare e contribuire a diffondere la conoscenza delle possibili soluzioni finanziarie a disposizione delle PMI del territorio. Conoscenza, formazione e diffusione delle informazioni sono elementi di valore su cui crediamo che in Italia si possa fare di più e meglio. Noi focalizziamo il nostro lavoro anche su incontri come questo non solo per alimentare il nostro business ma soprattutto per contribuire a rendere sempre più solide le aziende che contribuiscono al PIL del nostro Paese. Il lavoro svolto dal Governo sulla trasparenza dei crediti non pagati alle imprese in questi anni, grazie alla piattaforma del MEF, va in questa direzione e per questo abbiamo sviluppato il portale TiAnticipo, in grado di fornire una risposta concreta e digitale al bisogno di liquidità di tutte le aziende che lavorano con la PA’.
[1] Elaborazione Marketing Banca IFIS su dati ufficiali dai siti web della PA su campione di 346 amministrazioni.
Scarica l’Analisi aggiornata dei debiti commerciali della PA – focus Lazio.