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Banca Ifis acquista Palazzo San Pantalon su cui è dipinta l’opera “The Migrant Child” dell’artista internazionale Banksy

  • Da aprile, al via i lavori di restauro e messa in sicurezza dell’opera.
  • Dal 2025, il Palazzo conterrà uno spazio espositivo per i giovani artisti della street art.

Venezia, 14 marzo 2024 – Banca Ifis in prima fila per il sostegno e la valorizzazione di Venezia e del suo patrimonio artistico e culturale. Nella giornata odierna, la Banca ha formalizzato l’acquisto di Palazzo San Pantalon, l’immobile situato in Campo Santa Croce 1, nel Sestriere di Santa Croce, sulla cui facciata è dipinta l’opera “The Migrant Child” dell’artista Banksy.

Siamo lieti di annunciare l’acquisto di Palazzo San Pantalon, che in seguito ai lavori di restauro, e messa in sicurezza, sarà restituito a Venezia per arricchirne il già straordinario patrimonio artistico. L’iniziativa è nata nell’ottobre 2023 quando abbiamo accolto l’appello del Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi per una collaborazione virtuosa tra il pubblico e il privato che consentisse di mettere in sicurezza il dipinto di Banksy. Nella sua evidente unicità, l’opera-manifesto impone una valutazione morale sui temi dell’immigrazione, dei diritti Universali dell’Uomo, e delle garanzie di sicurezza; che evocano, come un monito, la speranza e la pace. Banksy impone una riflessione sul concetto di Umanesimo, in rapporto con la responsabilità di una società evoluta, e mai indifferente. Per questo motivo Banca Ifis vuole dare al più presto il via ai lavori di restauro dell’immobile per restituirlo a Venezia in una nuova veste, in cui i giovani artisti della street art potranno esporre le proprie idee ed opere d’arte. Voglio dunque ringraziare il Ministero della Cultura e la Sovrintendenza per il supporto in questo percorso”, dichiara Ernesto Fürstenberg Fassio, Presidente di Banca Ifis.

Il murale “The Migrant Child”

L’opera di Banksy è apparsa sulla facciata di Palazzo San Pantalon nella notte tra l’8 e il 9 maggio 2019, nel corso della Biennale di Venezia, ed è una delle sole due opere riconosciute da Banksy in Italia. Il disegno raffigura un bambino con addosso un giubbotto di salvataggio che si alza in piedi, ma con le gambe immerse nell’acqua del canale. Il braccio destro del giovane è teso verso l’alto e impugna il fusto di una pianta che, rappresentando una torcia di segnalazione, sprigiona un intenso fumo rosa. Riconosciute dallo stesso Banksy attraverso il proprio profilo Instagram, l’opera vuole essere una denuncia dello street artist verso uno dei più intensi drammi della nostra società, ovvero le migrazioni irregolari nel Mar Mediterraneo. A distanza di cinque anni dalla sua realizzazione “Il Bambino Migrante” si sta deteriorando a causa degli effetti di umidità, acqua alta e salsedine.

Palazzo San Pantalon

Originario del XVII secolo, Palazzo San Pantalon si trova nel Sestriere di Santa Croce e si sviluppa su due piani, per una superficie interna totale di circa 400 metri quadri. Sulla facciata esterna del Palazzo si trova “Il Bambino Migrante”, una delle sole due opere in Italia riconosciute ufficialmente dallo street artist Banksy. Nei prossimi mesi, Banca Ifis avvierà un progetto di recupero e valorizzazione degli spazi, sia interni che esterni, al fine di renderlo nuovamente fruibile alla cittadinanza. Oltre ad ospitare la sede veneziana di Banca Ifis, il palazzo si proporrà al pubblico come spazio espositivo dedicato sia ad autori affermati che a giovani emergenti. Il progetto rappresenta un elemento di continuità con l’impegno per la promozione dell’arte e della cultura che la Banca persegue attraverso il proprio Social Impact Lab Kaleidos.

L’impegno di Banca Ifis nel campo dell’arte e della cultura

L’impegno nella tutela di arte e cultura è uno dei tratti distintivi di Banca Ifis e una delle principali aree di intervento di Kaleidos, il Social Impact Lab della Banca che sviluppa iniziative a elevato impatto sociale in tre aree: comunità inclusive, per sostenere la crescita collettiva e la valorizzazione della diversità; cultura e territorio, per investire nella cultura come driver di sviluppo sostenibile e di inclusione; benessere delle persone, per sensibilizzare verso i temi della salute e della ricerca scientifica.

Da tre anni, la Banca sostiene la Biennale di Venezia in qualità di sponsor del Padiglione Italia, promuovendo percorsi e spunti di riflessione sulla capacità del saper fare artistico italiano anche attraverso iniziative mirate all’interno del Public Program.  Sempre sul territorio veneziano, Banca Ifis ha inaugurato il Parco Internazionale di Scultura, già oggi case history internazionale in materia di corporate collection e cultural and social responsibility. All’interno del Parco, che dalla prossima primavera sarà aperto al pubblico, le opere di dodici maestri dell’arte contemporanea (tra cui Fernando Botero, Annie Morris, Park Eun Sun, Igor Mitoraj, Manolo Valdés, Pablo Atchugarry, Pietro Consagra, Roberto Barni, Julio Larraz, Philip Colbert) sono poste in dialogo con la variegata natura del secolare giardino della cinquecentesca Villa Fürstenberg, oggi sede di Banca Ifis. La collezione del Parco, che sarà arricchita annualmente, conta inoltre su una mostra permanente di Nico Vascellari intitolata “Horse Power”.

Sempre nell’ambito della cultura e del territorio, rientra “Your Future You”, il progetto didattico di economia sociale di 21 Gallery che, attraverso la metodologia del life & executive coaching e della creatività artistica, offre ai ragazzi dei licei italiani l’opportunità di acquisire consapevolezza delle proprie potenzialità attraverso l’arte. La Banca, infine, ha scelto di affiancarsi all’edizione 2023 di “Roma Arte in Nuvola”, la principale manifestazione della Capitale tenuta negli spazi de “La Nuvola” di Massimiliano Fuksas dedicata all’arte moderna e contemporanea.

Il sostegno all’arte e alla cultura si arricchisce con “Economia della Bellezza”, la piattaforma che ha l’obiettivo di valorizzare il patrimonio di Bellezza che esprime il nostro Paese, non solo negli ambiti più tradizionali come quello naturalistico-paesaggistico, ma anche industriale e imprenditoriale, attraverso il lavoro delle Pmi che la Banca sostiene con i suoi prodotti e servizi.