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La Supply Chain Finance a tutela della filiera: il caso Premiati Oleifici Barbera 

Siamo l’unica azienda storica dell’olio d’oliva italiano che è ancora guidata dalla famiglia che l’ha fondata – afferma con orgoglio Manfredi Barbera, Ceo della Premiati Oleifici Barbera ed erede di una storia lunga 130 anni, raccontandoci della sua impresa. 

Nel settore dell’olio d’oliva l’Italia rappresenta nel mondo l’eccellenza e ha il primato del prestigio e della qualità, si pensi che nel 1800 erano 5 le aziende le imprese familiari emergenti oggi siamo l’ultima rimasta italiana e di proprietà della famiglia d’origine. In 130 anni l’azienda è cambiata molto, ma proprio negli ultimi anni abbiamo tagliato traguardi insperati con una crescita che procede a due cifre di anno in anno. 

Gli investimenti vanno di pari passo, negli ultimi 3 anni abbiamo investito nella produzione primaria, e abbiamo dei progetti di diversificazione del nostro core business per andare su tutti i prodotti di eccellenza siciliana, anche nell’ambito ristorazione, aprendoci alla vendita diretta. 

Da 3 anni abbiamo aperto una filiale negli Stati Uniti controllata al 100% dalla Barbera Italia e recentemente abbiamo acquisito un immobile nel New Jersey dove sta nascendo lo showroom e dove ci auguriamo di spostare presto gli uffici di rappresentanza. 

La forza della nostra azienda sono le persone, molto giovani e fidelizzate. Ci piace scegliere le nostre risorse prima dal punto di vista umano per poi dedicarci alla loro formazione e specializzazione. 

Da quanto siete clienti Banca Ifis? E in che modo Banca Ifis vi ha supportato nella gestione della Supply Chain Finance? 

Lavoriamo con Banca Ifis da circa 5 anni. Per quanto riguarda la gestione economica bisogna comprendere che il nostro settore ha bisogno di una provvista finanziaria abbondante e veloce soprattutto in quello che è il periodo di raccolta, quindi da fine settembre a fine gennaio, potenzialmente, a noi servirebbe il 100% di quello che noi acquistiamo. Questo perché normalmente il nostro ambito è molto soggetto alla volubilità dei prezzi e quindi anche alle strategie speculative, in questo panorama noi siamo una realtà particolare dal momento che abbiamo una componente di circa 30 – 40% del turnover che è fatto dal prodotto siciliano.

Sul prodotto siciliano non agiamo mai in maniera speculativa, perché abbiamo quasi un ruolo politico/sociale sulla filiera siciliana quindi non facciamo i conti se è meglio aprire i conferimenti o meno quelli sono sempre aperti perché crediamo profondamente nel sostegno alla filiera del nostro territorio. 

Quali sono i progetti per il futuro di Premiati Oleifici Barbera? 

Certamente tra i nostri obiettivi primari c’è il potenziamento della Manfredi Barbera USA, che anche in questi anni di pandemia ha sempre raddoppiato i suoi risultati. 

Inoltre, vorremmo aprire lo stabilimento principale di Custonaci all’hospitality costruendo una fattoria didattica, il museo dell’olio d’oliva, un punto vendita e un ristorante.  Ugualmente vorremmo fare al porto di Palermo e magari più avanti altrove aggiungendo all’olio d’oliva anche altre eccellenze siciliane come i capperi di Pantelleria, il Malavasia delle Eolie, i pistacchi di Bronte.