L’Abruzzo è una regione con alcune importanti eccellenze industriali che sono riconosciute a livello nazionale e non solo, come il Polo di Innovazione per l’Automotive, nato come Consorzio nel 2008 nella zona della Val di Sangro per poi giungere alla forma attuale nel 2010.
Il distretto raggruppa un insieme di Piccole Medie Imprese, grandi aziende, università, istituti di ricerca, enti e istituzioni, che lavorano nel settore automobilistico puntando tutto sulla ricerca e sull’innovazione.
Ad oggi fanno parte del Polo circa 70 imprese, tra cui FCA, Honda, Denso, Pilkington, IMM Hydraulics, Tecnomatic, e le più importanti università della regione, come l’Università degli studi dell’Aquila e l’Università di Chieti – Pescara.
Il Polo dell’innovazione dell’Automotive abruzzese è incentrato in particolar modo sulla ricerca relativa ai veicoli commerciali e professionali leggeri, per lo studio di sistemi di trasporto basati su soluzioni ecosostenibili e smart.
Ad oggi, infatti, sono 23 i progetti di trasferimento tecnologico e 16 i progetti di ricerca e sviluppo sperimentale promossi dal Polo grazie a finanziamenti alle imprese e a sistemi di collaborazione con università e centri di ricerca.. Si tratta di progetti di breve durata, con risultati concreti ed immediati, che vengono realizzati per soddisfare specifiche necessità o criticità che emergono nelle aziende partner del Polo.
Ne è un esempio il progetto che ha coinvolto la Lazzerini, azienda leader a livello internazionale per la produzione di sedili, che ha avuto come obiettivo la realizzazione di sedute più leggere che preservino comunque le caratteristiche previste dalle norme. Fiat-Chrysler Automobiles, invece, ha partecipato al progetto «telaio ribassato per veicolo commerciale leggero» che ha permesso di arrivare all’alleggerimento strutturale dei veicoli pur continuando a garantire prestazioni ottimali.
Oggi il settore automotive in Abruzzo è una realtà consolidata che occupa 30.000 addetti, di cui 25.000 solo nella provincia di Chieti, con un fatturato di 7 miliardi di euro, pari al 20% del settore manifatturiero regionale e al 50% dell’export abruzzese.
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