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15/03/2016
10:24

Lombardia: export agroalimentare a quota 10 mila euro al minuto

Business

Il 2015 è stato l’anno d’oro dell’agroalimentare italiano, con esportazioni da record che hanno fatto toccare la cifra record di 36,9 miliardi di euro anche grazie alla grandissima visibilità che l’intero settore nazionale ha potuto avere nell’anno di Expo. In questo contesto, anche il settore agroalimentare lombardo ha fatto registrare numeri da capogiro, soprattutto grazie a tesori enogastronomici come i grandi formaggi Dop, dal Grana al Parmigiano al Gorgonzola, e sui vini di grandissima qualità come quelli prodotti in Franciacorta e nell’Oltrepò Pavese.

Secondo un’analisi della Camera di Commercio di Milano su dati Istat che mettono a confronto i primi 9 mesi del 2014 e del 2015, l’agroalimentare Made in Lombardia può contare su esportazioni generalmente stabili rispetto all’anno precedente (+0,2%), in cui però vanno segnalate le buone performance di vini e bevande, con un aumento del +14,2%, e le esportazioni di pesci, crostacei e molluschi lavorati e conservati, in crescita del +12,7%.

La ricerca arriva a stimare che l’export dei prodotti alimentari lombardi valga oltre 10mila euro al minuto in tutto il mondo, pari a circa 7 tonnellate di prodotti esportati ogni 60 secondi, tutti i giorni, tutto l’anno. A livello geografico, le provincie che esportano di più sono Milano, Bergamo (in crescita del 26%) e Mantova, ma ottime performance hanno fatto segnare anche Sondrio e Como, in crescita rispetto al 2014 rispettivamente del 18,5% e del 7,3%.

Il principale interlocutore della Lombardia per quanto riguarda le esportazioni dei suoi prodotti alimentari è la Francia, anche se ci sono sostanziali differenze nelle singole provincie. Varese, ad esempio, commercia soprattutto con il Regno Unito, Como con la Svizzera, Mantova e Lecco con la Germania, Cremona e Monza e Brianza con i Paesi Bassi, Milano con gli Stati Uniti.

Le provincie lombarde si differenziano anche per quanto riguarda le tipologie di prodotti esportati: Brescia, Cremona, Mantova e Lodi esportano soprattutto latte e formaggi, Varese pesce lavorato e conservato, Sondrio e Lecco carni, Pavia granaglie e prodotti amidacei, Milano bevande e pane e prodotti da forno, Bergamo vino e bevande, Varese e Monza altri prodotti alimentari come zucchero, caffè, tè, cioccolato, caramelle, condimenti, piatti pronti e omogeneizzati.

Con la sua grandissima varietà territoriale e produttiva, quindi, la Lombardia riesce a dialogare in maniera eccellente con Paesi molti diversi, che presentano esigenze a volte anche lontane tra loro ma che comunque richiedono prodotti di grande qualità, dal Giappone agli Stati Uniti passando per il nord Europa.

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