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Banca Ifis entra in The Street per promuovere la cultura e generare impatto sociale positivo sul territorio

  • La Banca entra nel capitale sociale di The Street srl con una quota del 25%, affiancandosi ai soci fondatori Alessandro Benetton, Mauro Benetton e Davide Vanin.
  • The Street è la società che si occupa della promozione dello sviluppo industriale e culturale del Treviso Arts District (TAD).
  • Con l’ingresso di Banca Ifis, l’attività di The Street sarà ampliata in altre aree del territorio del Nordest italiano.

 

Mestre (Venezia), 19 settembre 2024 – Banca Ifis entra in The Street, la società che cura la gestione dell’hub culturale del Treviso Arts District (TAD). In particolare, la Banca ha rilevato una quota pari al 25% del capitale sociale della società che, ad oggi, controlla la maggioranza di 21Gallery, Il Cantiere, Ristorante Vite e il brand di design Ondesign. L’operazione si inserisce nella strategia di Banca Ifis a supporto delle attività culturali e di impatto sociale sul territorio, con particolare riferimento all’area del Nordest d’Italia in cui la Banca ha la propria sede e le proprie radici.

“Siamo felici di portare il nostro contributo allo sviluppo di The Street, affiancandoci a Mauro e Alessandro Benetton e a Davide Vanin in un progetto che sta trasformando Villorba e Treviso in un polo importante per il dibattito culturale e artistico italiano. Negli ultimi due anni, grazie all’operato della 21Gallery, The Street ha portato sul territorio una rete di dialogo che ha messo in contatto giovani e grandi artisti, attraverso una piattaforma espositiva che non ha eguali in Italia. Per questo motivo, vogliamo mettere l’esperienza di Banca Ifis al servizio di una nuova fase evolutiva che consentirà a The Street di espandersi a livello territoriale”, dichiara Ernesto Fürstenberg Fassio, Presidente di Banca Ifis.

“Essere accompagnati da Banca Ifis in un ulteriore sviluppo di 21 Gallery e di TAD, Treviso Arts District ci riempie di soddisfazione – commenta Alessandro Benetton – voglio ringraziare Ernesto Fürstenberg Fassio per la stima con cui ha guardato il mio intento di aiutare i giovani imprenditori meritevoli del territorio coinvolgendosi sin dall’inizio nelle iniziative di inclusione promosse dalla galleria. Questa nuova sinergia, frutto della comune passione per l’arte, rafforzerà la nostra ambizione di avvicinare i giovani e il mondo dell’impresa alla bellezza e alla cultura e ci permetterà di aiutare tanti giovani artisti ad esprimersi e ad emergere”.

Con l’ingresso in The Street, Banca Ifis si affianca ai fondatori del progetto: Alessandro Benetton, Mauro Benetton e Davide Vanin. Nata nel 2020, The Street cura lo sviluppo culturale e industriale del Treviso Arts District (TAD). In quest’ottica, ha dato vita ad un polo industriale orientato al design, alla ristorazione d’eccellenza e alla fruizione culturale. Tra i progetti più rilevanti di The Street c’è 21Gallery, lo spazio da 500 metri quadri pensato per valorizzare i più giovani talenti nel campo delle arti visive e sostenere cause benefiche per creare un impatto sociale positivo sul territorio. Anche grazie al supporto di Banca Ifis, 21 Gallery ha costruito un fitto programma di attività sociali che, mettendo al centro i giovani artisti, hanno trasformato l’arte e la cultura in uno strumento di inclusione e di recupero sociale, come testimoniato dall’operazione portata avanti sui giardini di Sant’Andrea a Treviso. 21 Gallery è inoltre un contenitore che ha saputo creare una rete composta dai più importanti imprenditori del territorio impegnati in progetti che mettono insieme arte, comunità e aziende. 21 Gallery rappresenta così sempre più’ un attivatore di progetti improntati alla valorizzazione della bellezza che poi diventano opportunità per le imprese o per le amministrazioni, nella riqualificazione ad esempio di aree pubbliche e creazione di corporate collection. Nei prossimi mesi, inoltre, il modello adottato da The Street sul Treviso Arts District (TAD) sarà replicato in altre aree del territorio del Nordest.

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Ifis art e le iniziative per la valorizzazione dell’arte e della cultura
La promozione e la valorizzazione della cultura italiana e del suo impatto sociale rappresenta uno dei principali ambiti d’azione di Kaleidos, il social impact lab di Banca Ifis nato su visione del Presidente Ernesto Fürstenberg Fassio. In questo contesto, la Banca ha dato vita al Parco Internazionale di Scultura, un progetto curato da Giulia Abate e Cesare Biasini Selvaggi che oggi, all’interno dei 22 ettari di giardino di Villa Fürstenberg a Mestre, ospita 24 opere plastiche di 14 maestri della scultura contemporanea, italiani e internazionali: Fernando Botero, Annie Morris, Park Eun Sun, Igor Mitoraj, Manolo Valdés, Pablo Atchugarry, Pietro Consagra, Roberto Barni, Julio Larraz, Philip Colbert, Giuseppe Penone, Jaume Plensa, Nico Vascellari e Davide Rivalta. Il Parco è oggi aperto gratuitamente al pubblico che può prenotare la propria visita tramite la app Ifis art e rappresenta una case history internazionale in materia di corporate collection e cultural and social responsibility.

Per riunire tutte le progettualità della Banca nel campo dell’arte e della cultura, ad aprile 2024 è nato Ifis art, il brand che raccoglie le iniziative finalizzate a valorizzare il patrimonio artistico e culturale. Tra le progettualità più significative di Ifis art vi è il recupero e il restauro di “The Migrant Child”, l’opera realizzata dall’artista Banksy a Venezia, uno dei soli due lavori ufficialmente riconosciuti da Banksy sul suolo nazionale. L’opera, che rischiava un irrimediabile quanto veloce deperimento a causa della sua esposizione all’acqua di Venezia e al maltempo, porta con sé un valore artistico e sociale elevato: attraverso il linguaggio della pittura, Banksy diffonde infatti un messaggio di speranza e pace che richiama i valori della Carta Onu del 1948 sulla tutela dei diritti universali dell’uomo. L’impegno della Banca per proteggere l’opera ha l’obiettivo di tenere vivo questo messaggio. Oltre a mettere in sicurezza l’opera, Banca Ifis ha inoltre acquistato Palazzo San Pantalon, l’immobile che lo ospita, e che sarà trasformato in uno spazio espositivo per giovani street artist, in collaborazione con la Biennale di Venezia. In Ifis art rientra anche l’operazione di acquisto e restauro di dodici busti in gesso realizzati da Antonio Canova di eccezionale valore artistico, dopo il ritrovamento presso Villa Canal alla Gherla, a Treviso. Le dodici opere del celebre scultore, entrate a far parte della collezione d’arte di Banca Ifis, sono state esposte per la prima volta al pubblico nella prestigiosa mostra Antonio Canova e il Neoclassicismo a Lucca, a Lucca. La promozione dell’arte da parte di Banca Ifis guarda anche ai giovani, come nel caso della donazione dell’opera Untitled 2021, di Cristiano Pintaldi, al Liceo Artistico Statale di Treviso. L’iniziativa rappresenta una tappa importante del progetto Your Future You sviluppato dalla Galleria d’Arte contemporanea 21Gallery con il contributo di Banca Ifis per sostenere i giovani e la loro capacità creativa. In questo filone, rientrano gli Osservatori prodotti dall’Ufficio Studi della Banca. Studi che sono diventati piattaforme di dialogo aperte a tutti gli stakeholder che operano nei diversi ambiti: imprese, istituzioni, associazioni, università e tutta la comunità civile coinvolta. Ne è un esempio, all’interno di Ifis art, il progetto Economia della Bellezza che ha l’obiettivo di valorizzare il patrimonio di Bellezza che esprime l’Italia, non solo negli ambiti più tradizionali come quello naturalistico-paesaggistico, ma anche industriale e imprenditoriale, attraverso il lavoro delle PMI che la Banca sostiene con i suoi prodotti e servizi, e la cui nuova edizione è stata presentata a maggio 2024 presso l’Istituto Italiano di cultura a Londra.

Il sostegno di queste iniziative in ambito culturale e artistico ha portato il Presidente di Banca Ifis, Ernesto Fürstenberg Fassio, a ricevere il Premio Pio Alferano per essersi distinto nei settori dell’arte, della cultura, dello sviluppo del territorio e nel sociale. Il riconoscimento, rappresentato simbolicamente da una scultura in ceramica realizzata dall’artista Livio Scarpella dal titolo “Composizione archeologica”, viene organizzato e promosso dalla Fondazione “Pio Alferano e Virginia Ippolito”, istituita nel 2012 su iniziativa della signora Virginia con il fine di onorare la memoria del marito, il Generale dei Carabinieri Pio Alferano, distintosi per rettitudine morale e per la strenua difesa in favore del patrimonio culturale e della legalità in genere.